Si celebra oggi la XXX Giornata mondiale del Malato, istituita da San Giovanni Paolo II nel giorno in cui la Chiesa festeggia la Madonna di Lourdes. Nel grande santuario ai piedi dei Pirenei, luogo dove giungono tante sofferenze da tutto il mondo, per implorare la grazia della guarigione, l’attenzione è rivolta soprattutto ai malati, alle loro fragilità, abbandonate nell’acqua che sgorga sotto gli occhi amorevoli di una Madre che accoglie, sempre. Con lo sguardo alla Vergine di Lourdes, nella grotta che proprio oggi riapre ai fedeli e ai malati, l’attenzione verso la sofferenza e la malattia, unita al giusto riconoscimento e all’empatia di cui hanno bisogno anche gli operatori sanitari, sono sentimenti essenziali in questo periodo pandemico e la Giornata del Malato rappresenta un forte messaggio da raccogliere e diffondere.
Il tema di questa XXX Giornata mondiale del Malato è “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso”. Al centro del messaggio del Papa il tema della vicinanza, della dimensione personale e insieme comunitaria del farsi carico della malattia. Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità». Immediato il rimando al tempo che viviamo, alla solitudine che la malattia di per sé produce e oggi accentuata dalle caratteristiche di questa pandemia. Il filosofo Levinas, citato dal Papa nel messaggio pubblicato lo scorso 4 gennaio, diceva che «il dolore isola assolutamente ed è da questo isolamento assoluto che nasce l’appello all’altro, l’invocazione all’altro».
Proprio in questi minuti, presso la cappella dell’Ospedale SS. Trinità di Sora, la Giornata viene celebrata con una preghiera particolare per tutti i malati e il personale sanitario, con la Messa officiata dal cappellano p. Salvatore Crino e la benedizione particolare agli ammalati.
Alessandro Rea
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