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VOLONTARIATO: CAMMINO DI FEDE, CAMPO DI ACCOGLIENZA E RISTORO GRATUITO SULLA VIA FRANCIGENA DEL SUD

Riceviamo e pubblichiamo:

Strangolagalli – Se d’inverno il passaggio di pellegrini è diradato, non si ferma certo la pianificazione e cura del tracciato sulla via Francigena del Sud, segnalato dalla guida dei coniugi pellegrini bolognesi Monica D’Atti e Franco Cinti (editore Terre di Mezzo, 2011). L’ospitaliere Enzo Cinelli nella suggestiva tappa ciociara Veroli-Ceprano continua a studiare e mettere in campo, con le sue sole forze, idee originali con piccole soluzioni: sistemare l’attraversamento pedonale sul torrente Amaseno, segnalare in maniera compiuta con il simbolo del “pesciolino rosso” il tracciato della tappa e pulire dai rovi e spine un tratto di cammino sull’irta salita che porta dalla contrada S.Anna alla chiesa S. Valentino a Veroli, grazie alla disponibilità di alcune associazioni di volontariato, manca il parere dell’amministrazione comunale e si spera favorevole, sono tutti accorgimenti utili ad ottimizzare il lento cammino dei pellegrini. Una vivacità d’ingegno dettata dalla sua innata passione per i cammini di fede e forte della sua esperienza sul campo nel campo dell’accoglienza e ristoro gratuito, esempio tangibile di bontà e grande disponibilità verso il prossimo. La realizzazione di alcuni cartelli, oltre ad otto statue in ferro a grandezza naturale e tagliate al plasma, offerte da una ventina di Amici Ciociari del Cammino, di un imponente affresco sul tema del sacro cammino realizzato dall’artista Agnes Preszler ed una pregevole tela “Francesco, Pax Domini” offerta dal M° Luigi Centra, hanno trasformato questo angolo di campagna strangolagallese in un affascinante museo a cielo aperto, unico in Ciociaria, fruibile a tutti a costo zero e che sta riscuotendo interesse anche da parte di altri artisti disponibili ad ampliare questo progetto, che ha una forte valenza sociale e valorizzazione del territorio.

“Sono determinato a portare avanti questo progetto di supporto verso i pellegrini in transito  – sottolinea Cinelli – Il continuo confronto e suggerimenti con la Monica D’Atti autrice della guida e con i responsabili della Confraternita di S. Jacopo di Compostela di Perugia , sta producendo risultati concreti. Dall’estate 2011 hanno sostato al punto 113 circa trecento pellegrini, a tutti ho offerto con gioia e fraterna amicizia qualcosa da bere e da mangiare. I vari attestati di stima e fiducia sempre crescente che continuo a ricevere da tanti amici che trovano il doveroso spazio in una pergamena e dai viandanti con bordone, zaino in spalla e credenziale non hanno prezzo e mi ripagano in maniera straordinaria del mio sforzo quotidiano! – sottolinea con un pizzico di soddisfazione il custode 113 per una felice coincidenza di questo poliziotto per scelta – Sono già transitati i primi pellegrini del 2015, partiti da Roma una coppia di olandesi ed uno statunitense, quest’ultimo vuole raggiungere via terra (avvalendosi solo del traghetto da Bari a Tirana) dapprima Istanbul e poi destinazione finale: Gerusalemme. Ascoltare le loro storie e offrire loro gratuitamente qualcosa da bere e da mangiare è qualcosa che non si può descrivere, bisogna vivere l’attimo”.

Anche le Istituzioni si stanno muovendo (e forse con qualche polemica di troppo!) per valorizzare questo interessante percorso di fede, che attraversa da nord a sud l’intera provincia di Frosinone e cammina parallelo, intrecciandosi a Veroli, all’abbazia di Casamari, a Roccasecca e nella Città Martire con il “Cammino di S. Benedetto” da Norcia a Montecassino, passando per Subiaco (seguendo la guida scritta del pellegrino Simone Frignani, anch’essa edita da Terre di Mezzo). I tempi di realizzazione di questi progetti finanziati dalla Regione Lazio ed anche consistenti contributi dalla Comunità Europea, non coincidono, altresì, con i tempi dei pellegrini: si deve coinvolgere nel progetto anche la Curia ed i tanti volontari, bisogna lavorare molto sulla segnaletica funzionale e la pulizia dei tracciati, creando una efficace rete di “Accoglienza povera-donativa” tipica ed efficace alla crescita di questo tipo di turismo e conoscenza del territorio sulla via Francigena dal Monginevro a Roma e che è uno dei punti di forza dei vari cammini verso Santiago de Compostela in Spagna. Ai pellegrini di passaggio in questa accogliente terra ciociara, così ricca di spiritualità, arte e tanto calore umano, l’augurio fraterno di un buon cammino, 113 PoSitivamente.

Enzo Cinelli