CRONACA

Usura ed estorsione, confiscati beni per quasi 5 milioni a imprenditore

GDF FROSINONE: ESEGUITA LA CONFISCA DI BENI PER UN VALORE DI OLTRE 4,7 MILIONI DI EURO A UN IMPRENDITORE DI CASSINO CONDANNATO PER USURA, ESTORSIONE E ABUSIVA ATTIVITÀ FINANZIARIA.

Nella mattinata odierna i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone hanno dato esecuzione a un decreto di confisca emesso dal Tribunale Misure di Prevenzione di Roma nei confronti di un imprenditore cassinate, condannato per i reati di usura, estorsione e abusiva attività finanziaria, riguardante un patrimonio del valore di stima di oltre 4,7 milioni di euro.

Il Tribunale ha, altresì, disposto la misura della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni tre. Il provvedimento giunge all’esito di una complessa attività di indagine patrimoniale svolta dalle Fiamme Gialle di Cassino e delegata dalla locale Procura della Repubblica, che hanno permesso di evidenziare una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e il patrimonio mobiliare e immobiliare e le disponibilità finanziarie allo stesso riconducibili, direttamente o intestate a prestanome. Precedentemente, le indagini penali avevano permesso di rilevare che l’imprenditore, per oltre dodici anni, aveva posto in essere le condotte ascritte in modo continuativo e professionale nei confronti di decine di vittime, quasi tutte esercenti attività commerciali e in un evidente stato di bisogno, acuito dalla crisi economica connessa alla pandemia e alla crisi energetica, stabilendo in una delle attività commerciali allo stesso riconducibile il centro operativo in cui avvenivano le erogazioni di denaro.

A conclusione delle predette indagini penali, nel mese di gennaio 2023, il Gip Presso il Tribunale di Cassino aveva emesso nei confronti dell’imprenditore un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, oltre a un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e di un ingente patrimonio immobiliare. Nello scorso mese di giugno, il Tribunale di Cassino ha emesso sentenza di condanna ad anni 4 e mesi 2 di reclusione, disponendo la confisca dei beni e delle disponibilità finanziarie sottoposte a sequestro preventivo.

Con il provvedimento emesso dal Tribunale Misure di Prevenzione è stata attuata la confisca di un patrimonio mobiliare e immobiliare costituito da undici locali commerciali, nove appartamenti, sei locali ad uso garage e/o deposito, cinque terreni, due autovetture, oltre a disponibilità finanziarie per circa 375.000 euro. Inoltre, sono state confiscate anche due attività commerciali situate nel centro cittadino e operanti nel commercio di prodotti ittici, della ristorazione e della locazione immobiliare. L’attività di servizio in rassegna testimonia la costante attività svolta dalla Guardia di Finanza nel contrasto alla criminalità economica e organizzata, al fine di intercettare l’acquisizione illecita di patrimoni immobiliari e mobiliari, nonché reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale, per salvaguardare gli operatori economici onesti e i cittadini, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.

Il presente comunicato viene effettuato in ossequio al d.lgs. 106/2006, come modificato dal d.lgs. 188/2021 – nel rispetto del diritto della persona sottoposta a indagini/imputato, da ritenersi non colpevole fino a sentenza definitiva -, in quanto ricorrono “specifiche ragioni di interesse pubblico che lo giustificano” per la particolare rilevanza pubblica dei fatti oggetto degli accertamenti e per le esigenze costituzionalmente tutelate connesse al diritto all’informazione, al fine di fornire notizie in modo trasparente e rispettoso dei diritti degli indagati e delle parti offese.