Notizie PILLOLE DI ECONOMIA

UNO SGUARDO ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE

Una serata davanti alla Tv. Uno scenario apocalittico che segna se non la fine dell’umanità uno sconvolgimento nelle vite di chi, più fortunato, riesce a sopravvivere. La causa? Un grido inascoltato da chi pensa allo sviluppo a tutti i costi, soprattutto a discapito dell’ambiente. Ecco come un film, “The day after tomorrow”, con scenari sì poco verosimili, nel breve periodo, ma che nel lungo possono ancor più compromettere delicati equilibri naturali sconvolti dall’incuria, dall’incoscienza e dalla sete di ricchezza dell’uomo, che lascia cadere nel vuoto gli appelli alla sostenibilità che arrivano da studiosi e associazioni, tornato in primo piano grazie alla caparbia ostinazione di una giovane Greta Thunberg, che sogna di cambiare il mondo.
Cosa si intende dunque per sviluppo sostenibile? Si tratta in sostanza di “imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta”, come indica il WWF nel suo documento “Living Planet Report”, senza distruggere i sistemi naturali che forniscono le risorse, rispettando inoltre la capacità naturale di assorbire i rifiuti derivanti dalle attività produttive.
La presa di coscienza che il modello di sviluppo tradizionale, spinto a livelli molto alti, avrebbe causato danni al pianeta risale però alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, quando la comunità internazionale ha sviluppato il concetto di sviluppo sostenibile.
“Our Common Future”, il Rapporto Bruntland dell’Onu (1987) in cui iniziarono ad affacciarsi nello scenario produttivo i principi di equità intergenerazionale e intragenerazionale, ha esteso così il concetto di sostenibilità non solo alla dimensione ambientale, ma anche a quella sociale.  “Lo sviluppo sostenibile è quello che consente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Con l’adozione nel 2011 a Göteborg (Svezia) della Strategia dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile, si fanno strada misure concrete che interessano tutte le dimensioni dello sviluppo. La sostenibilità economica riguarda la capacità di un sistema economico di produrre reddito e lavoro in maniera duratura; la sostenibilità ambientale interessa la tutela dell’ecosistema e il rinnovamento delle risorse naturali; la sostenibilità sociale è la capacità di garantire che le condizioni di benessere umano siano equamente distribuite.