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TRUFFE AGLI ANZIANI, LA POLIZIA SPIEGA COME PREVENIRLE

Nel pomeriggio di ieri, ad Alatri,  presso la biblioteca comunale, nell’ambito del “Progetto Sicurezza Anziani”, che vede impegnati i massimi vertici  della Polizia di Stato, si è svolto il convegno “Occhio alle truffe”.

Quello di ieri è stato il quarto incontro realizzato dalla Questura in collaborazione con le Amministrazioni di diversi comuni della provincia.

Anche in questa occasione la sala della biblioteca era gremita di persone che hanno seguito, con grande interesse e partecipazione, l’evento.

Il dibattito ha visto la partecipazione del Questore della Provincia di Frosinone Filippo Santarelli,  del vice sindaco di Alatri Fabio Di Fabio, del Primo Dirigente D.ssa Antonella Chiapparelli, dirigente della Divisione P.A.S.I., del V.Q.A. Dr. Carlo Bianchi, dirigente della Squadra Mobile  e del Direttore Tecnico Psicologo Cristina Pagliarosi psicologo della Questura di Frosinone.

Alla platea, sono stati illustrati i comportamenti scorretti tenuti dai truffatori e sono stati indicati i metodi per poterli individuare e gli accorgimenti da adottare nel caso in cui si resti vittime di tali reati.

Al riguardo sono stati proiettati i filmati realizzati dalla Polizia di Stato  interpretati dal noto attore Lino Banfi, nei panni del famoso “nonno Libero”, in cui sono rappresentate le truffe più comuni compiute ai danni delle persone anziane. Il dibattito è stato particolarmente articolato e vivace quando è stato trattato l’argomento delle truffe telefoniche.

Infatti diverse persone hanno raccontato le esperienze personali o di propri parenti che hanno subito truffe o tentivi di truffa a mezzo telefono che è sentita come la tipologia meno tollerata dai partecipanti. Nell’occasione, sono state distribuite ai presenti brochures riassuntive sui comportamenti da evitare, ricordando che, per qualsiasi dubbio o difficoltà, va sempre contattato il numero di emergenza 113.

La grande soddisfazione dei partecipanti si è manifestata alla fine dell’evento quando tutti i “nonni” hanno  chiesto di fare una foto ricordo con il Questore e i “poliziotti” Antonella, Carlo e Cristina.