GIUDIZIARIA

Trote morte nel Fibreno, parte il processo

Broccostella – Fontechiari – Posta Fibreno 
Emergenza morìa di trote macrostigma nel Rio Fontechiari a causa della saprolegnosi, dopo l’esposto presentato nel gennaio del 2022, si va in tribunale.
Ieri si è svolta la prima udienza, nel corso della quale sono stati ascoltati Bernardo Bartolomucci, presidente dell’Associazione Macrostigma del Fibreno e un Carabiniere Forestale a conoscenza dei fatti. Fatti che vedono, come imputato un professionista del gestore idrico.
Va sottolineato che la saprolegnia è una malattia parassitaria che colpisce, appunto, anche i pesci di acqua dolce. In tal senso, nel gennaio del 2022, il presidente dell’Associazione Macrostigma di Broccostella invitò gli Enti preposti ad agire tempestivamente per risolvere le problematiche riferite ad una seria infezione batterica causata da un’alta concentrazione di inquinanti fognari. Ma, a quanto pare, da quel lontano gennaio non sarebbero stati effettuati interventi in merito per creare una rete fognaria per Rio Fontechiari, Broccostella e Posta Fibreno.
Proprio nel tratto idrico di Fontechiari esiste una popolazione di trota macrostigma del Fibreno che è inserita nel libro rosso del WWF tra le specie in grave rischio di estinzione ed è protetta dalle direttive del CEE 92/42-97/62, come “specie di prioritario interesse comunitario, la cui conservazione richiede la designazione di speciali zone di protezione”.
Al momento si tratta solo della prima udienza del processo che proseguirà il 12 marzo 2025, nel corso della quale dovrà essere fatta chiarezza sulla situazione attuale dei depuratori dei Comuni che scaricano nel fiume Fibreno, in particolare nei terreni di Posta Fibreno e Vicalvi, senza trattamenti efficaci “contribuendo fortemente – sottolinea Bartolomucci – all’eutrofizzazione del lago che ormai ha perso lo splendore e l’unicità della flora e della fauna ittica, per la cui protezione fu istituita la Riserva Naturale Regionale nel 1983“.
Caty Paglia