Dopo che la sezione di Latina del Tar, lo scorso giovedì, ha messo la parola fine sugli uffici del Tribunale di Sora, Giacomo Iula, presidente del Consiglio comunale, affida al proprio profilo Facebook tutto il suo rammarico. Un rammarico espresso ‘a titolo personale’ e indirizzato, nello specifico, al sindaco di Cassino, Giuseppe Petrarcone. Nella sua nota, Iula ricorda quando, lo scorso anno, gran parte della classe amministratrice del territorio si mosse unita per salvare il Tribunale di Cassino, all’epoca appeso a un filo: una grande manifestazione di civile protesta, che riuscì a raggiungere lo scopo prefissato. Quando, invece, si è presentata l’occasione per ‘ricambiare il favore’, dall’amministrazione comunale della Città Martire non solo si è optato per un iniziale silenzio, ma si è addirittura arrivati ad una presa di posizione (lecita, per carità) nettamente opposta. Parla di una guerra tra poveri Giacomo Iula, e forse ha ragione: ancora una volta, infatti, si è scelto di abbandonare la strada della collaborazione tra due realtà vicine che dovrebbero spalleggiarsi per tentare di uscire dal guado della crisi, preferendo il comodo rifugio del campanilismo. Qui di seguito, riportiamo integralmente la nota pubblicata da Giacomo Iula.
“Il 21 giugno 2012, in uno con decine di amministratori della provincia di Frosinone, per delega del Sindaco a rappresentare la città di Sora, con tanto di fascia e gonfalone, ho partecipato alla manifestazione contro la chiusura del Tribunale di Cassino. In questi giorni, mi sarei aspettato un’analoga presa di posizione (o quanto meno il silenzio) del Sindaco della Città Martire, in segno di solidarietà rispetto alle nefaste conseguenze di “depauperamento economico civile e sociale” che Sora sarà chiamata a subire per la chiusura della sezione distaccata del Tribunale; ed invece, attraverso la costituzione ad opponendum del Comune di Cassino nel giudizio promosso da Sora per bloccare il provvedimento di chiusura della sezione distaccata, l’Amministrazione Petrarcone ci ha messo del suo perchè il provvedimento di chiusura fosse eseguito nei tempi stabiliti dalla legge, argomentando tra l’altro che ” … il Comune di Cassino ha un interesse precipuo ed evidente a conservare e consolidare, attraverso l’assorbimento delle sedi periferiche di Tribunale, la sua posizione di capoluogo nel territorio con tutto quello che ne consegue in termini di indotto a livello economico e sociale …”. Il profondo disappunto che manifesto in questo momento non ha carattere ufficiale ed istituzionale; non parlo, sia chiaro, nella veste di Presidente del Consiglio Comunale ma a titolo strettamente personale, anche se credo di interpretare il sentimento degli amministratori e di larghissima parte dei cittadini di Sora. Penso che andando al muro contro muro, alla guerra dei poveri, alla mors tua vita mea, l’Amministrazione Petrarcone abbia perso una grande occasione storica di collaborazione e di sostegno reciproco fra due città proiettate in un futuro dove non c’è più spazio per campanilismi antistorici e perdenti. Le faccio comunque il mio sincero in bocca al lupo, Sindaco Petrarcone, nella viva speranza che la Storia offra, nel più breve tempo possibile, nuove opportunità di sintesi d’intenti ed operative sull’asse Sora Cassino”.