Il 24 settembre 2012 è stata una data molto importante per la politica italiana: accerchiata da polemiche e scandali giudiziari, Renata Polverini decideva di presentare le dimissioni da governatore della Regione Lazio. In quello stesso giorno, a circa 120 km di distanza dai roventi palazzi di via della Pisana, precisamente a Sora, si svolgeva un interessante convegno dal titolo: “Trasparenza, semplificazione e innovazione tecnologica per la Pubblica Amministrazione. Un modello per l’Europa”. All’evento, come riportato dalla cronaca locale, parteciparono anche il Presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese e membri dell’amministrazione comunale di Sora. “La governance democratica deve trovare il proprio fondamento in un sistema di trasparenza, partecipazione e collaborazione con i cittadini”: queste le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Mario Abbruzzese. Parlando di diritti del cittadino e di trasparenza, prima ancora che di innovazione tecnologica, sarebbe allora importante se il Comune di Sora riuscisse a fare il tanto agognato salto in avanti, passando dalle parole ai fatti. Quanti, all’interno del palazzo municipale, conosceranno il Freedom of Information Act,abbreviato in F.O.I.A.? Trasparenza degli atti amministrativi anche in Italia e non solo negli Usa e in altri paesi europei: questo l’obiettivo dell’iniziativa, presentata ufficialmente lo scorso maggio alla Camera dei Deputati. In sostanza, il Freedom of Information Act (informazioni dettagliate si possono reperire sul sul sito web www.foia.it) obbliga le amministrazioni a rendere pubblici i propri atti e consente a tutti i cittadini di chiedere conto delle scelte e dei risultati del lavoro amministrativo. Nel caso in cui lo Stato dovesse dotarsi di questa legge, gli effetti positivi sarebbero in breve tempo sotto gli occhi di tutti: responsabilità negli atti dell’amministrazione; attenzione all’economicità delle scelte; velocizzazione degli iter burocratici; argine ai fenomeni della corruzione; possibilità per il cittadino di chiedere conto in ogni momento di quanto fatto dall’amministrazione. Ecco perchè se il Comune di Sora volesse dare in questo senso un segnale forte, potrebbe attivarsi per supportare l’iniziativa delFreedom of Information Act presso le istituzioni e, perchè no, iniziare a dare il buon esempio a tutti i suoi cittadini applicando il principio della trasparenza amministrativa sin da subito. Oppure ci si limiterà alla partecipazione ad altri convegni e conferenze?