In data odierna il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) del Comando Provinciale di Frosinone del Corpo forestale dello Stato ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal GIP del Tribunale di Roma, e richiesto dalla D.D.A. della Procura di Roma, nei confronti di una società farmaceutica del frusinate.
Le indagini, svolte dal NIPAF di Frosinone e coordinate dal sostituto procuratore della D.D.A. di Roma dr.ssa Palaia Maria Cristina e dal sostituto procuratore dr.ssa Caracuzzo Rita della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, hanno consentito di accertare l’esistenza di un traffico illecito di rifiuti costituiti da fanghi prodotti dalla società.
In particolare gli investigatori hanno accertato come tali rifiuti non venivano smaltiti attraverso il conferimento a ditte terze a ciò deputate, ma venivano immessi come ammendanti nei terreni circostanti l’azienda, e di proprietà della stessa, sui quali poi sono state effettuate nel tempo delle colture agrarie.
Ciò avveniva in virtù di un provvedimento autorizzativo emanato dagli enti competenti e solo formalmente regolare, in realtà affetto da vizi di illegittimità, quali, ad esempio, l’assenza della necessaria VIA.
In tal modo la società, secondo il GIP del Tribunale di Roma, ha non solo smaltito illecitamente ingenti quantità di rifiuti ma ha altresì conseguito enormi guadagni derivanti proprio dal risparmio di spesa relativa allo smaltimento tramite ditte terze dei rifiuti costituiti dai fanghi.
I terreni oggetto dello spandimento dei fanghi sono stati così sottoposti a sequestro, mentre i responsabili dell’azienda e i funzionari pubblici sono stati denunciati all’A.G. per concorso in attività organizzate per traffico illecito di rifiuti.
(Immagine generica tratta dal web)