Su quanti tavoli sta giocando Ernesto Tersigni per mettere su la nuova giunta? Almeno due. Uno, quasi obbligato, con Forza Italia. L’altro, abbastanza scontato, con il Partito Democratico della città.
Ora, la prima cosa che il Pd farà sarà quella di precipitarsi a smentire, ma sembra proprio che il Partito di Renzi sia pronto ad offrire una scialuppa di salvataggio (o sarebbe il caso di dire una canoa?) in riva al Liri, per consentire al Sindaco di dare corso al Tersigni bis.
Non sappiamo quale delle due opzioni – a destra o a sinistra – sia la più quotata. Di certo, c’è un appuntamento che il Primo Cittadino ha fissato con gli ex amici di cordata – quelli di Forza Italia – per domani (lunedì) sera. Lo scopo è quello di vedere se ci sono margini e quanto siano ampi, per ricucire lo strappo consumatosi il 31 Luglio scorso, quando Di Carlo, Iula, Mosticone, Caschera e Lecce non si sono presentati al Consiglio comunale convocato per approvare il Bilancio ed il Sindaco, per tutta risposta, ha ritirato le deleghe a loro e agli altri.
Nel pieno della crisi, intanto, il Sindaco, dopo aver nominato un nuovo vice nella persona di Andrea Petricca, sembra stia sondando il terreno su altre sponde, forse per premunirsi nel caso in cui Forza Italia dovesse tenere la barra dritta a dire ‘no’. Per questo, risulta che egli abbia intrapreso cordiali rapporti dialettici sia con la componente ‘scaliniana’ del Pd – in cui figura il consigliere comunale Enzo Petricca – sia con l’asse cittadino Lombardi – Di Ruscio.
Il ‘giocattolino’ si è rotto dopo che Forza Italia ha chiesto di contare di più nell’amministrazione cittadina. Il Nuovo Centro Destra non ha assecondato queste velleità e il braccio di ferro continua. In mezzo, la città langue tra una serata in rosa e l’ospedale in agonia.