Con un cappio al collo e penzoloni.
Lo hanno trovato così i Carabinieri della Compagnia di Sora che, nottetempo, sono stati allertati dalla famiglia di un giovane, allarmata per la sua assenza. Sicuramente, qualche circostanza particolare aveva fatto capire ai parenti che non si trattava di una ‘normale’ assenza, ma che c’era da preoccuparsi, e molto.
I Carabinieri, una volta ricevuta la segnalazione, hanno battuto il territorio, cercando il giovane nei luoghi che egli era solito frequentare, ma senza esito.
Ad un certo punto, però, hanno rintracciato la sua auto, in una zona isolata. Poco distante, il giovane aveva già messo in atto l’insano gesto.
Ma non tutto era perduto. I due militi dell’Arma, infatti, si sono accorti che il poveretto respirava ancora, lo hanno tirato giù dal cappio e hanno iniziato a rianimarlo, mentre sopraggiungeva un’ambulanza del 118.
Così, una vita è stata salvata.
Questa notizia giunge proprio a ridosso della morte di chi, invece, è riuscito a farla finita. Questa volta, l’epilogo è stato fortunatamente diverso.