Che fine ha fatto l’autovelox della superstrada Sora – Ferentino posizionato in territorio di Monte San Giovanni Campano?
E’ la domanda che si sono posti gli automobilisti in transito nelle ultime ore sull’arteria a scorrimento veloce. Rallentando ordinatamente al segnale di presenza del rilevatore di velocità, in tanti sono rimasti a bocca aperta nell’accorgersi che, dell’odiato aggeggio, è rimasto solo il palo, mentre la macchinetta vera e propria è sparita!
Quali ne sono i motivi?
Manutenzione programmata o atto vandalico?
Gli automobilisti si sono ormai abituati a rallentare nel punto ‘incriminato’, in un tratto in discesa, in cui, purtroppo, si sono registrati anche incidenti mortali.
Come ricorderanno bene i nostri lettori, nell’agosto scorso, un secondo autovelox fisso sulla superstrada che collega Sora a Ferentino è stato attivato nello scorso mese di agosto, all’altezza del Giglio di Veroli. La nuova installazione ha dato adito a non poche lamentele, atteso che in molti trovano poco utile essere costretti a rallentare solo in un preciso punto della strada, esclusivamente per evitare di essere multati, senza considerare il fatto che c’è chi ritiene che queste soluzioni siano adottate con l’unico scopo di fare cassa e non per educare ad un comportamento stradale più responsabile.
Di certo, l’argomento ‘autovelox’ è molto sentito, se non altro perché ci riguarda un po’ tutti. Ricordiamo che, appena qualche settimana fa, esattamente nel mese di novembre, su un’altra superstrada, la Cassino – Formia, proprio al confine tra le province di Frosinone e Latina, erano state divelti ben cinque dissuasori di velocità, con una vera e propria ‘spedizione punitiva’: le colonnine erano state sradicate dopo essere state legate ad un mezzo i movimento.
Ora, c’è il ‘caso Monte san Giovanni Campano’, sebbene non risultino apparenti tracce di atti vandalici.
