Come Soraweb aveva avuto modo di anticipare nei giorni scorsi, il Consiglio comunale di Sora, riunitosi nel tardo pomeriggio del 6 Giugno per discutere del bilancio, ha riservato grosse sorprese.
Prima di tutto, il polemico abbandono dell’aula da parte dei 6 consiglieri comunali d’opposizione, che hanno protestato veementemente contro la mancanza di tempo sufficiente per esaminare il documento di bilancio in tutte le sue pieghe. I consiglieri Ascione, Baratta, Petricca, De Donatis e Pontone Gravaldi, nei loro rispettivi interventi e prima di lasciare l’assise in compagnia del consigliere Farina, hanno posto l’accento sull’intenzione della maggioranza, a loro dire, di escludere l’opposizione da ogni processo di democratico confronto in merito a quello che è il provvedimento principe di ogni amministrazione comunale. Sono seguiti alcuni momenti di tensione (lo stesso Sindaco Tersigni si è alzato nervosamente dal suo posto per allontanarsi per alcuni minuti dalla sala consiliare) che hanno condotto il presidente Iula a sospendere per alcuni minuti il Consiglio.
Alla ripresa dei lavori, e dopo la relazione dell’assessore al bilancio DI Pucchio, il colpo di scena: Giacomo Iula ha chiesto la parola per esprimere la sua intenzione di voto e, dopo un ‘vivace’ battibecco con il Primo Cittadino, che ha ottenuto che la dichiarazione venisse effettuata non dal banco della presidenza, ha espresso la sua volontà di astensione in aperta polemica con la maggioranza. Nel suo discorso, Iula ha parlato di un disagio che si trascina, come anticipato anche da Soraweb, sin dalle scorse elezioni regionali, specificando che, nonostante i suoi tentativi di ricucire il rapporto per ripartire di slancio nell’azione di governo, dall’amministrazione non è giunto alcun segnale di collaborazione. Il presidente del Consiglio, proseguendo con un volto tirato e sofferente il suo intervento, ha poi voluto specificare che, da oggi e per il futuro, pur mantenendo la carica di presidente, la sua appartenenza alla maggioranza sarà messa in discussione. Fin qui la cronaca di questi convulse ore, che potrebbero condizionare pesantemente il cammino di un’amministrazione che dovrà fare i conti con l’ennesima (e stavolta pesantissima) defezione.