Comunicati Stampa CRONACA

STRADA NEL VALLONE LACERNO – SALVIAMO L’ORSO REPLICA A CIOFFI

Dall’Associazione ‘Salviamo l’Orso’, riceviamo e pubblichiamo:

Cara Redazione,

per il rispetto che dobbiamo  ai  lettori , per completezza di informazione  e per ristabilire la verità  facendo chiarezza sulle chiacchiere sparse al vento dal Sig Sindaco di Pescosolido, siamo costretti a smentirlo ed a ribadire che :

1)Dell’intervento richiesto dall’amministrazione comunale non si è mai discusso a nessun Tavolo Tecnico regionale del PATOM  nè  prima dell’intervento , come eventualmente sarebbe stato logico , nè in seguito alle proteste levatesi dalle associazioni (AIW – Salviamo l’Orso- WWF ), da SINISTRA UNITA e dai cittadini di Sora e Pescosolido,  semplicemente perchè tale tavolo  NON ESISTE. Esistono invece una Direzione Ambiente regionale  e dei tecnici il cui dovere sarebbe quello di  monitorare il territorio dove sopravvive una sparuto numero di orsi e far si che l’impatto di ogni possibile intervento umano venisse pesato e valutato prima del rilascio di qualsiasi autorizzazione  ma questo purtroppo non è avvenuto.

2)Quando Il Sindaco nella sua sconclusionata autodifesa menziona il Tavolo PATOM probabilmente si riferisce  al contatto avuto con il Dott. Vito Consoli , rappresentante della Regione Lazio al Tavolo del PATOM si…ma quello ministeriale ed interregionale.

Il Dott. Consoli  risvegliatosi  bruscamente dal disinteresse per  la causa della conservazione e protezione dell’orso marsicano che lo affligge ormai da almeno un paio di anni, causa le proteste pubbliche promosse dalle sopracitate associazioni, è stato probabilmente costretto a chiamare Cioffi e a farsi spiegare cosa stesse succedendo…..visto che come si diceva più sopra i tecnici della sua Direzione dormivano sogni d’oro mentre Cioffi progettava e chiedeva ai loro colleghi della Direzione Valutazioni Ambientali  Area Valutazione d’ Incidenza , L’AUTORIZZAZIONE  A SVENTRARE  il Vallone Lacerno!

Il Sindaco ha provato a far passare l’intervento di apertura della strada “alla chetichella” sperando che nessuno se ne accorgesse cosi da ottenere  il fatto compiuto , questo è del tutto evidente,per cui le sue giustificazioni non reggono…addirittura comiche poi sono le sue preoccupazioni riguardo la sete di cui soffrirebbe la fauna selvatica …..