La Polizia di Stato dell’Aquila ha arrestato, in una via del centro cittadino, un 27enne del posto nella flagranza dei reati previsti dagli artt. 612 bis c.p. (atti persecutori) e 635 comma 2 n. 1 c.p. (danneggiamento aggravato).
Intorno alle ore 14:00 di ieri, un cittadino telefonava al 113 segnalando, in maniera concitata, che in via della Croce Rossa il conducente di un’autovettura, durante la marcia, aveva speronato varie volte un’altra autovettura che la precedeva.
Due Volanti della Questura, dopo una rapida ricerca a sirene spiegate, riuscivano a rintracciare e a bloccare la strada all’automobile inseguitrice; veniva quindi fatto scendere dall’auto con tutte le cautele imposte dalla delicata situazione il giovane conducente.
Questi ammetteva di avere, alcuni minuti prima, tamponato più volte, durante la marcia, sia pure accidentalmente, l’autovettura della sua ex, una ragazza della zona di poco più giovane di lui.
Nel frattempo la ragazza la cui auto era stata reiteratamente tamponata aveva raggiunto la Questura per denunciare i fatti.
Successivamente gli operatori accertavano che la vittima del pericoloso gesto, accortasi di quanto stava accadendo ai suoi danni, in preda al terrore, telefonava a sua sorella, che a sua volta chiamava il fidanzato perché avvertisse il 113.
Gli operatori, in fase di accertamento, constatavano inoltre che l’autovettura della ragazza presentava il paraurti posteriore danneggiato in vari punti, mentre la macchina dell’inseguitore aveva il paraurti anteriore con varie ammaccature.
In sede di denuncia la giovane riferiva di aver subito svariati comportamenti persecutori da parte del suo ex da gennaio, momento in cui aveva deciso di interrompere la relazione con quest’ultimo.
Tale vessazioni si sono intensificate di molto negli ultimi giorni.
Alcune sere fa una Volante era dovuta intervenuta perché il giovane si era presentato sotto casa della donna, suonando insistentemente il campanello del portone, pretendendo di incontrarla per poterle parlare.
La giovane denunciava anche di avere ricevuto in pochi mesi moltissime chiamate sul telefono di casa, sull’utenza cellulare e di essere stata seguita dal suo ex mentre era alla guida della propria autovettura anche in altra occasione; in tale frangente l’uomo aveva desistito dall’inseguimento solo perché la si era fermata davanti ad una caserma dei Carabinieri.
Venivano denunciati anche diversi appostamenti molesti sotto casa o sul luogo di lavoro, sfociati in litigi anche alla presenza di amici o parenti.
In occasione di una telefonata tra i due il 27enne aveva offeso e minacciato pesantemente la sua ex ragazza.
E si arriva al drammatico racconto di quanto avvenuto ieri pomeriggio, quando, nell’uscire in auto da un centro commerciale alla periferia dell’Aquila, la ragazza si accorgeva che il suo ex, a sua volta a bordo della propria autovettura, iniziava a tallonarla e, giunti in via Saragat, l’affiancava, le tagliava la strada bloccandone la marcia.
Quindi, l’uomo scendeva dall’auto per convincere la donna a parlare con lui, ma quest’ultima, dopo essersi chiusa dentro l’abitacolo per alcuni istanti e aver telefonato alla sorella perché desse l’allarme alla Polizia di Stato, riusciva a riprendere la marcia.
Il 27enne non si dava per vinto e, risalito sulla propria automobile, riprendeva l’inseguimento nel corso del quale tamponava l’auto della sua ex ragazza circa 10 volte, secondo il racconto della vittima.
Durante l’inseguimento la ragazza manteneva la comunicazione telefonica con sua sorella, la quale riusciva, come si è detto, tramite il proprio fidanzato, ad avvisare la Questura.
Dell’avvenuto arresto è stato notiziato il P.M. di turno, dott. Picuti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila, il quale disponeva che l’uomo fosse condotto, in stato di arresto, in attesa del giudizio direttissimo, presso la sua abitazione.