E’ avvenuto nel pomeriggio di ieri, in un supermercato nella zona di Atina inferiore. Un’anziana donna è entrata nell’esercizio commerciale e, aggirandosi tra gli scaffali, ha preso beni di prima necessità, nascondendoli all’interno della sua borsa e nelle tasche del cappotto.
Nel frattempo, un dipendente si è accorto di quanto stesse accadendo ed ha avvisato il responsabile del supermercato. La signora, una volta arrivata alla cassa, ha poggiato solo un pezzo di pane, tirando fuori dalla tasca un euro, rimediato mettendo insieme piccole monetine da due e cinque centesimi.
Quando il responsabile del negozio si è avvicinato alla cassa, ha compreso la situazione ed ha chiesto con discrezione all’anziana di seguirlo in ufficio. La poverina è allora scoppiata in lacrime e, in preda ad una crisi di pianto, ha tirato fuori quello che aveva “rubato”: un paio di salsicce, un pezzo di formaggio, una busta di lenticchie ed altri beni primari, per un valore di pochi euro.
Umiliata, ha chiesto scusa per il suo gesto, raccontando di vivere sola, con una misera pensione che non le consente neppure di arrivare a metà del mese.
“Non riesco a pagare le bollette nè a fare la spesa, rimetto tutto a posto, perdonatemi“- la sventurata signora ha proseguito così il suo racconto.
Il direttore e i dipendenti del supermercato non se la sono sentita di chiamare le autorità e di denunciarla, ma hanno fatto una piccola colletta per pagare la spesa della donna.
Storie come questa sono ormai all’ordine del giorno. Per fortuna, in questo caso, la vicenda ha avuto un piccolo, seppur non risolutivo, lieto fine.