Una staffetta per donare cibo terapeutico ai bambini dei Paesi poveri della Terra. Una iniziativa accolta con entusiasmo dall’Istituto Santa Giovanna Antida Thouret, che ha visto protagonisti gli alunni nel vivere questa esperienza e nel racconto di quella che si è rivelata una mattinata del tutto particolare (nelle foto le altre testimonianze dei bambini).
“Era una normale giornata all’Istituto Santa Giovanna Antida Thouret – scrive uno degli alunni di V che ha partecipato alla manifestazione – quando la nostra maestra suor Teresa Cordone ci ha detto di recarci in un’aula del piano superiore dove abbiamo incontrato una ragazza che ci ha raccontato di essere una volontaria dell’associazione Azione Contro la Fame, una ONG che salva le persone malnutrite offrendo loro la possibilità di osservare una dieta a base di cibo terapeutico: una pappa preparata con frutta secca a guscio come pistacchi e nocciole. Ogni anno questa associazione propone alle scuole italiane un progetto: la Corsa contro la fame. Gli alunni – continua – cercano degli sponsor che promettono loro un tot di euro ogni giro di corsa. Alla fine della competizione si moltiplica il numero dei soldi promessi per il numero dei giri corsi (il massimo è 10 giri) e i soldi racimolati vengono spediti alla sede di Azione Contro la Fame che li spende in cibo terapeutico. Bastano 28 euro per completare una cura a base di cibo terapeutico e salvare la vita di un bimbo malnutrito. Il 25 maggio la nostra scuola ha partecipato alla Corsa Contro la Fame che si è tenuta nel cortile della Banca Popolare del Cassinate. Tutti gli alunni hanno partecipato con entusiasmo nella consapevolezza di condividere un progetto di solidarietà e di vicinanza agli ultimi. Si ringrazia la Banca Popolare del Cassinate – conclude il piccolo atleta – per la disponibilità dimostrata, e per essere stata il nostro sponsor ufficiale. Grazie alla nostra dirigente scolastica Clelia Zaccardelli per aver aderito al progetto e a tutte le insegnanti che ci hanno sostenuto e spinto a metterci in azione portandoci a sviluppare le nostre capacità di comunicazione e coinvolgimento”.
Un plauso a questi bambini, per il loro impegno solidale!