Non è la prima volta che capita e se in Municipio non presteranno più attenzione alle manutenzioni non sarà nemmeno l’ultima.
Luglio 2017, via Villa Carrara. Un uomo di mezza età sfalcia l’erba nel terreno di un familiare. Improvvisamente mette un piede sopra una caditoia sulla strada comunale. Il tombino, malfermo, si inclina e gli ‘risucchia’ la gamba. L’uomo si procura lievi ferite. Fortunatamente nulla di grave. La prognosi è di pochi giorni. Si rivolge tuttavia al suo legale di fiducia, l’avvocato Fabio Bracciale con studio a Cassino. Parte la richiesta di risarcimento del danno subìto dal cliente. Il Comune non è d’accordo. Ritiene infondata la pretesa. L’avvocato non molla e dopo due anni cita l’Ente di Corso Volsci davanti al Giudice di Pace ritenendolo responsabile delle lesioni riportate dal suo assistito. Comincia il procedimento civile. Fra qualche settimana dovrebbe arrivare la sentenza. La richiesta complessiva è di 4.376 euro. Che il Comune rischia di dover sborsare e in questo caso per mancata manutenzione.
C’è almeno un precedente: la vicenda infatti non è la sola del genere. Poco più di un mese fa ci siamo occupati di un altro tombino malfermo nel quale incappò un 54enne che passeggiava nei pressi di Largo San Lorenzo. L’uomo riportò lesioni serie. Era dicembre 2017. A maggio c’è una nuova udienza davanti al Tribunale di Cassino. In questo caso il Comune è stato citato per circa 50mila euro.
Una più efficace e sistematica verifica dei tombini sul territorio comunale appare più che opportuna. Ed allo stesso tempo viene da chiedersi: ma il Comune non è assicurato per questo tipo di infortuni, oppure per i danni che i mezzi subiscono transitando sulle derelitte strade comunali? (foto web)
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