Torna a Sora la festa di San Giuliano Martire, compatrono della Città, organizzata dal Capitolo della Cattedrale e dalla parrocchia di S. Giovanni e San Giuliano, nelle giornate del 27 e del 28 gennaio.
Le celebrazioni si terranno presso la Cattedrale sabato pomeriggio, e nella piccola chiesa dedicata al Santo in particolare sabato 27 e domenica 28, quando nel pomeriggio alle ore 16 si terrà la processione accompagnata dai legionari a cavallo (il programma completo nella locandina).
San Giuliano di Sora, santo e martire cristiano, che si distinse per la grande fede che non rinnegò nonostante le privazioni e le torture a cui fu sottoposto. Nacque in Dalmazia in una data imprecisata, mentre si conosce il giorno della sua morte, che avvenne a Sora il 27 gennaio del 161. Giuliano era un giovane soldato che viveva in Dalmazia, durante il periodo delle persecuzioni di Antonino Pio, e raggiunse poi l’Italia per predicare il vangelo.
Durante i suoi viaggi, San Giuliano venne riconosciuto come cristiano nei pressi di Anagni. Fu quindi arrestato e condotto secondo alcune fonti ad Antina, mentre per altre a Sora, dove il governatore Flaviano (secondo altre fonti fu Daciano) ordinò di farlo rinchiudere in prigione per sette giorni, senza cibo né acqua per ottenere la sua abiura. San Giuliano non rinnegò la sua fede, per questo il governatore ne ordinò la tortura, interrotta però dall’improvviso crollo del tempio di Serapide, da molti interpretato come segno della fede del giovane. Fu quindi deciso di condannarlo a morte per decapitazione, proprio nelle vicinanze del tempio crollato, e la sentenza fu eseguita il 27 gennaio del 161.
Foto d’archivio