Il 13 gennaio del 1915 la città di Sora conobbe la devastazione e la morte a causa del terribile Terremoto della Marsica, che distrusse interamente Avezzano e con essa i paesi in un cratere di ampie proporzioni tra Marsica, Valle Roveto, Valle del Liri. Sora fu privata di vite (le fonti parlano di circa 600 morti), edifici storici, di un assetto urbano di impronta medievale che resistette solo nelle aree arroccate al monte di San Casto. Ma la Città non si piegò, il pianto e la disperazione furono sostituiti dalla forza di risorgere che portò alla ricostruzione e ad un nuovo domani.
Questa mattina, la commemorazione di quel tragico evento, con il sindaco Luca Di Stefano, che ha deposto un omaggio floreale alla lapide posta di fianco il palazzo municipale e alla stele situata in piazza Santa Restituta. Il Sindaco si è fermato in un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime di un avvenimento che ha segnato la storia della Città.
Ph. Credits: Comune di Sora