Non accennano a diminuire le polemiche sulla presunta contaminazione dei terreni in località Tofaro, a Sora. Dopo la piccata risposta del vice sindaco Petricca a Natalino Coletta, da quest’ultimo arriva una dura contro-replica, che pubblichiamo qui di seguito.
“Fastidioso tornare sull’argomento della verifica dei dati ambientali di Tofaro, in quanto già ho precisato che la verifica del georadar sarà un impegno della prossima amministrazione. Infatti ormai è evidente l’assoluta mancanza di volontà da parte del Vice Sindaco di voler prendere iniziative veramente risolutive.
Ritengo che sia quanto mai spocchioso voler definire “inutile chiacchiericcio” le mie esternazioni; non tanto per l’espressione rivolta al sottoscritto, ma per la gravità del contenuto al quale si riferiscono. Quando abbiamo proposto il georadar lo abbiamo fatto dopo esserci confrontati con esperti di problematiche ambientali, i quali ci hanno chiarito che questa tecnica di rilevamento avrebbe permesso, con costi assolutamente contenuti, di avere una fotografia del sottosuolo ed evidenziato eventuale presenza di rifiuti interrati.
Denigrare questi concetti, come ha fatto pubblicamente ieri il caro Andrea Petricca in qualità di rappresentante istituzionale della città, vuol dire non avere a cuore la salute dei nostri cittadini; e questo è assolutamente intollerabile.
Per quanto riguarda le critiche mosse a persone che in passato hanno rivestito ruoli istituzionali importanti e che nulla avrebbero fatto per questa problematica, è bene ricordare a chi ha una scarsa memoria come Petricca, che queste preoccupazioni si sono generate a seguito delle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, e precisamente nel Novembre del 2013, per cui allora come oggi, il sottoscritto non rivestiva nessun ruolo istituzionale se non quello di convinto oppositore di questa sciagurata amministrazione”.