Ci sono chimere, culti, orizzonti ammirati ed irraggiungibili e fra questi ci sono sicuramente artisti che mai ci si aspetterebbe di trovare a 5 minuti da casa propria, uno di questi è Tony Tammaro. Se ripensiamo agli anni 90 non si può fare a meno di ricordare le musicassette: un vibrante mondo sotterraneo di registrazioni “rubate” qua e la, una scoperta continua di nicchie, di stili e di cantanti, sempre suggeriti da un fantomatico cugino di un amico.
“Oh, non sai che cosa mi ha dato mio cugino!”, questa la frase che anticipava la scoperta del tesoro occasionalmente prestato e tenuto gelosamente in custodie di fortuna, ci si preparava con gli occhi sgranati alla meraviglia.
È iniziata così, penso, anche la storia di Tony Tammaro, fenomeno virale ancor prima che il termine “virale” avesse significato, ritornelli canticchiati da chi, più grande, aveva la macchina o studiava fuori sede e quindi poteva godere di influenze esterne più dirette.
Tammaro ha sdoganato il fenomeno “Cafonal” precorrendo i tempi, ha fiutato l’aria e previsto il futuro, consacrando tutta la sua opera al Tamarro, quello che veniva deriso ieri e che viene ammirato oggi.
Mito generazionale ci ha fatto conoscere Baia Domizia, ci ha avvicinato alla canzone demenziale preparando i figli degli anni 80 ad un modo diverso di fare musica. Una chimera che inaspettatamente si manifesterà a Sora, ospite de “La Strada della Pizza” nella serata di Sabato 8 Agosto.
Come sempre i forni saranno accesi dalla ore 19:00, grande varietà di pizze e buona compagnia, in attesa di Tony Tammaro che sicuramente porterà una grande ventata di allegria ed un pizzico di malinconia per quegli anni in cui si stava meglio anche se si stava peggio e al mare conquistavi una principessa con una “fella” di cocco.
