A firma del Sindaco e della Giunta comunale di Sora, riceviamo e pubblichiamo:
Dopo l’allagamento dello stadio Tomei, avvenuto sabato 23 aprile, in seguito ad un violento temporale che si è abbattuto sulla città di Sora, parla la giunta Tersigni, aprendo con alcune precisazioni.
“Purtroppo sempre con maggior frequenza siamo colpiti da violente perturbazioni che si configurano come vere e proprie “bombe d’acqua”, tutt’altro che due gocce di pioggia come qualcuno le ha definite provocatoriamente”.
Oltre alla causa per così dire “naturale”, ovvero la grande intensità della perturbazione, i componenti della giunta spiegano il problema che si è venuto a creare sabato scorso e le procedure che vengono attivate normalmente in caso di emergenza.
“Nel caso di fenomeni atmosferici di eccezionale entità le zone di Sora poste a quota particolarmente bassa si trovano in una condizione di grande criticità. Una di quelle maggiormente interessate è proprio l’area dallo stadio Tomei e dal piazzale antistante.
Queste aree risentono molto del sistema fognario di tipo misto che caratterizza la città di Sora e che durante le “bombe d’acqua” entra in crisi perché costretto a recepire un quantitativo enorme di acqua per il quale il depuratore non è dimensionato.
Durante gli ultimi anni, in collaborazione con Acea Ato 5, si è cercato di far fronte al problema attraverso manovre manuali sul depuratore che tenevano conto del grandissimo quantitativo di acqua piovana nei condotti fognari. Tali interventi permettevano un deflusso molto rapido delle acque evitando così accumulo, ristagno e, quindi, allagamento.
Purtroppo, per mutate disposizioni da parte del settore Ambiente della Provincia di Frosinone sabato non è stato possibile richiede ad Acea queste fondamentali operazioni con le conseguenze che tutti abbiamo potuto osservare.
L’allagamento dello Stadio Tomei non è mai stato sottovalutato da questa amministrazione che ha eseguito diversi lavori per arginare un problema legato alla morfologia e all’urbanizzazione cittadina e che ci è stato lasciato in eredità. A chi ci accusa di spreco ricordiamo che la precedente amministrazione, con l’allora assessore ai Lavori pubblici, affrontò una spesa di circa 150.000,00 euro per realizzare un sistema di raccolta acque a pompaggio che, sfortunatamente, ha dato sempre difficoltà e non è riuscito a risolvere il problema allagamento.
A differenza di quanto accadeva nel passato, questa volta, grazie agli interventi dell’amministrazione (il più significativo è costato circa 63.000,00 euro), l’allargamento è stato contenuto, nonostante il depuratore sia rimasto chiuso. L’acqua non ha toccato le vicine attività commerciali, in passato costantemente interessate dagli allagamenti . Continueremo comunque con altri interventi, nella ricerca di una soluzione definitiva – chiude la Giunta – senza però restare in silenzio difronte a chi ci pone costantemente come capro espiatorio per tutti gli errori del passato”.