E mentre Sora vive questa giornata senz’acqua per un guasto all’impianto di Carpello, proprio domani si riunisce la Conferenza dei Sindaci che dovrà pronunciarsi sulla risoluzione del contratto di affidamento del servizio idrico ad Acea. A poche ore da quell’incontro, c’è stato un appello da parte dei rappresentanti di Sel della provincia di Frosinone, che invitano a “sciogliere quel contratto” come voluto dai cittadini nell’apposita consultazione referendaria di qualche anno fa. Un appello al Sindaco di Sora a votare per la risoluzione del contratto con Acea è giunto anche da parte del Movimento 5 Stelle.
“In questi ultimi anni – argomenta Sel – l’Acea, nella sua qualità di gestore privato del servizio idrico in Provincia di Frosinone, ha perpetrato numerose inadempienze contrattuali tra le quali, su tutte, il mancato investimento per la manutenzione, la messa in sicurezza e l’ampliamento della disastrata rete idrica del nostro territorio. Nel frattempo, i cittadini della provincia pagano una bolletta tra le più care dell’intero territorio nazionale e ciò non è più tollerabile. Disservizi, alti costi, mancati investimenti, hanno caratterizzato la gestione di Acea; oggi è tempo di dare finalmente attuazione alla volontà popolare risolvendo il contratto con Acea».
Il movimento 5 Stelle di Sora, dal canto suo, attraverso il portavoce Fabrizio Pintori ha così scritto al primo cittadino, Ernesto Tersigni:
“Riteniamo utile ricordarle che ci sono ancora vari quartieri di Sora nei quali l’acqua manca nella fascia oraria compresa tra le ore 00.00 alle 03.00. Certamente, Lei è già informato ed aggiornato sulla qualità del servizio idrico. Tuttavia, ci preme farLe presente che esiste un importante organo nell’ambito della gestione del servizio idrico: la consulta d’ambito. Si tratta di un organismo consultivo, di supporto alla conferenza dei sindaci e del presidente della provincia di Frosinone, che esamina tutte le questioni inerenti il Servizio Idrico Integrato e propone al Presidente della Provincia o alla conferenza dei sindaci l’adozione di provvedimenti e decisioni di competenza; fra l’altro, esprime pareri non vincolanti su questioni del servizio idrico dell’ATO. Si evince, quindi, che i sindaci della consulta d’ambito sono quelli che per primi dovrebbero tutelare i cittadini e controllare l’operato del gestore.
Siamo certi che Lei avrà rappresentato la problematica sopra esposta in seno alla consulta d’ambito, al fine di garantire un servizio migliore ai propri concittadini. Purtroppo, dobbiamo riportarle che abbiamo ricevuto dagli utenti numerosissime segnalazioni in merito all’interruzione del servizio in parola, con connesse problematiche quali: lettura dei contatori; impossibilità di ridurre i consumi elettrici non potendo ad esempio utilizzare la lavatrice o la lavastoviglie nella fascia oraria sopra indicata, notoriamente più conveniente per le famiglie.
Negli ultimi mesi sono emerse, anche in altri comuni della provincia, problematiche legate al servizio idrico. Basti considerare a tal proposito che 34 sindaci della provincia hanno chiesto al commissario straordinario della provincia di Frosinone, la convocazione urgente della conferenza dei sindaci per votare la risoluzione contrattuale con ACEA in forza dell’art. 34 della convenzione di gestione.
Il servizio idrico, inoltre, è stato oggetto del lavoro incessante e meticoloso di oltre 20 associazioni e comitati di cittadini, tra le quali spiccano il Comitato CO.CI.DA. e il coordinamento provinciale dell’acqua pubblica di Frosinone, che ringraziamo apertamente, che hanno avuto modo di verificare e segnalare più volte vari disservizi fra i quali l’infrazione comminata dall’Unione Europea per la depurazione insufficiente o assente delle acque reflue in cui si potrebbero ravvisare gli estremi di un reato.Le associazioni, i comitati e attivisti del M5S hanno raccolto in provincia di Frosinone circa 9.000 firme di cittadini a testimonianza della volontà di voler risolvere il contratto con ACEA. Inoltre, appare impossibile non tener conto dell’esito del referendum popolare svoltosi il 12 e 13 giugno 2011, che ha visto in provincia di Frosinone il 97% degli elettori esprimersi contro la privatizzazione dell’acqua.
I cittadini si sono espressi in maniera chiara, gli amministratori devono rispettare quanto da essi deciso e tradurlo in atti concreti. Per gli attivisti del MoVimento 5 Stelle dire che l’acqua è pubblica non ha padroni è un’ovvietà, ma vedere amministratori che si ostinano a non voler dar seguito alla volontà popolare è particolarmente frustrante.
Premesso quanto sopra, in conclusione, Signor Sindaco, il prossimo 9 settembre in sede di conferenza dei sindaci, poiché Lei rappresenta un comune di circa 26.000 abitanti è di fondamentale importanza la sua presenza (o di un suo rappresentante delegato ad hoc) per raggiungere il quorum del 50% della popolazione provinciale. A tale scopo, Le chiediamo non solo di partecipare alla conferenza, ma soprattutto di votare per la risoluzione contrattuale con ACEA, rispettando, in questa occasione, la volontà della maggioranza dei cittadini che amministra”.