Riceviamo e pubblichiamo:
Luci e ombre della raccolta differenziata. Da una parte la Regione Lazio che, grazie alle nuove linee guida in materia di rifiuti emanate dall’assessore all’Ambiente, Mauro Buschini, mette il turbo sul progetto della tassa “puntuale”, a tutto vantaggio dei contribuenti. Dall’altro il Comune di Sora che, con il progetto delle 4 mini-isole ecologiche da collocare in diversi punti del territorio, rischia di generare solo confusione, oltre che di raddoppiare servizi, costo del personale e carburante per i mezzi.
E’ questo l’oggetto delle osservazioni da parte del consigliere comunale di opposizione del Comune di Sora, ed ex assessore all’Ambiente, Maria Paola D’Orazio, che stigmatizza anche il modus operandi dell’attuale assessore, Fausto Baratta, tacciandolo di <accanita e feroce critica demagogica>.
<L’assessore regionale Mauro Buschini – sottolinea la D’Orazio – al quale va il mio modesto e personale plauso in qualità di amministratore del Comune di Sora, per aver avuto la capacità politica e amministrativa di attivare in breve tempo le procedure, in linea con la normativa Europea, ha agito a tutto vantaggio dei contribuenti residenti nella Regione Lazio al fine di introdurre la tariffa “puntuale” in base all’effettivo consumo pro capite. L’obiettivo regionale di oggi, quello cioè di arrivare a un piano tariffario che premia chi produce meno rifiuti , con un controllo indispensabile del corretto conferimento dei rifiuti stessi, era infatti la mission della precedente amministrazione comunale di Sora, che si era già attivata in tal senso. Nel gennaio 2016, infatti, la raccolta differenziata nel Comune di Sora è partita, con i giusti ausili e strumenti, con l’obiettivo di arrivare, una volta a regime, a sgravare i cittadini dell’attuale tassa, non più consona alle famiglie e non più in linea con le direttive europee. Oggi che anche la Regione Lazio ha ottemperato a questa esigenza per tutti i Comuni del Lazio, a mio avviso, l’amministrazione di Sora, che sta pensando ad altri tipi di raccolta di rifiuti , quella con 4 mini-isole da installare in alcune zone della città, potrebbe creare invece una “confusione di raccolta” a danno dei cittadini stessi. Purtroppo, l’assessore Baratta, che non perde occasione per criticare, colpevolizzare e crocifiggere la sottoscritta e la precedente amministrazione per i ritardi di partenza del servizio della raccolta differenziata, evidentemente non si rende conto che, al di là di questo, non ha presentato proposte e idee costruttive per la risoluzione del problema. Ora mi chiedo: – prosegue la consigliera D’Orazio – come giustificherà l’attivazione di un doppio servizio di raccolta differenziata che sicuramente produrrà ulteriori costi alla cittadinanza, non solo per il personale ma anche per i mezzi e il carburante?>.
Di qui l’invito della D’Orazio all’assessore Baratta: <Riconsideri la proposta della sottoscritta di unificare in tutta la città il tipo di raccolta con i giusti strumenti (mastelli con identificativo dell’utente detto barcode), soprattutto alla luce delle nuove linee guida regionali, per arrivare, entro un anno solare, alla tariffa puntuale a vantaggio dei cittadini sorani. Si informi, assessore, e si renderà conto che questo tipo di ausilio delle mini isole ecologiche da voi inserite in risposta al bando della provincia nel 2016, poteva essere efficace se la differenziata non fosse ancora partita o se Sora fosse stata una cittadina di stampo prettamente turistico, dove si riscontrasse sistematicamente, in alcuni periodi dell’anno, un effettivo aumento della densità della popolazione>.
La consigliera D’Orazio conclude, quindi, con una proposta: organizzare una tavola rotonda di confronto con l’assessore regionale e i tecnici esperti in materia di rifiuti che hanno formulato le linee guida; con i tecnici provinciali o altri esperti della materia, per un supporto alla soluzione della problematica. <Questo al fine di trovare – conclude la D’Orazio – le giuste ed efficaci modalità di azioni da intraprendere per ottemperare a queste importati opportunità che la Regione da oggi offre ai Cittadini del Lazio. Il confronto politico e tecnico potrebbe giovare a risolvere questa problematica che in città crea malumori, e non contribuisce a rendere Sora “ pulita”>.