Il lieto fine sembra ormai imminente: il Direttore Generale dell’Asl di Frosinone, Dott.ssa Isabella Mastrobuono ha finalmente chiesto alla Regione Lazio l’autorizzazione ad assumere 22 medici con contratto a tempo determinato per tamponare l’emergenza sanitaria negli ospedali della provincia. Alcuni medici, dunque, saranno presto inviati presso l’ospedale di Sora.
Ha prevalso così la tesi esposta dai rappresentanti regionali nel corso del tavolo di confronto dello scorso giovedì, quando si affermato che, in casi di deficit dell’offerta sanitaria, è possibile ricorrere alla soluzione del contratto a tempo determinato. Soddisfattissimi, come è logico, i rappresentanti dell’Associazione Dipendenti Ospedalieri, che tuttavia continueranno a presidiare la Sala Consiliare sino all’effettivo ingresso del nuovo personale medico del ‘SS Trinità’.
Nello specifico, l’Asl di Frosinone ha chiesto di poter assumere 3 ginecologi, 5 pediatri/neonatologi, 5 anestesisti, 4 cardiologi (di cui 2 per l’emodinamica), 5 medici di pronto soccorso.
L’Ado, attraverso un post su Facebook, ha comunicato la soddisfazione per il risultato raggiunto: “È’ una grande serata!!! La Mastrobuono si è decisa a chiedere le 22 autorizzazioni per assumere i Medici indispensabili per salvarci dal rischio chiusura e Zingaretti si è impegnato pubblicamente ad accettarle per intero! Grazie a tutti quelli che hanno collaborato, grazie al Presidente Augusto Vinciguerra e al suo grande coraggio, grazie al Sindaco Tersigni e a tutti gli altri Sindaci che ci hanno sostenuto, grazie a tutti i dipendenti ospedalieri che tra un turno massacrante e l’altro hanno presidiato la sala consiliare del Comune di Sora CHE NON ABBANDONEREMO FINO ALL’EFFETTIVO ARRIVO A SORA DI TUTTI I MEDICI CHE ABBIAMO RICHIESTO! Grazie alla 4.000 persone che hanno creduto nella nostra serietà e che sono venuti ad incontrarci nella Sala Consiliare lasciandoci una firma! Tutto ciò dimostra che l’attenzione alle richieste serie dei cittadini è l’unica speranza per far risorgere il nostro Territorio!”,
Davide Baldassarra
