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SORA – PINTORI RICORDA I SINDACI FERRI E GULIA. “I SORANI SIANO CITTADINI, NON SUDDITI!”.

Riceviamo e pubblichiamo il discorso pronunciato dal consigliere comunale del M5S, Fabrizio Pintori, all’esordio nell’Assemblea cittadina. Da Pintori, un articolato intervento che ha voluto iniziare ricordando due sindaci del passato, Giuseppe Ferri e Mario Gulia, entrambi protagonisti di periodi amministrativi molto delicati per Sora.

Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio, Signori Assessori e Consiglieri,

nel momento in cui ha inizio una nuova Consiliatura ritengo doveroso rivolgere un pensiero agli amministratori comunali che, prima di noi, hanno occupato i banchi di questa prestigiosa Aula.

In particolare, desidero ricordare le figure di due Sindaci – protagonisti di stagioni politiche lontane – che hanno rappresentato passaggi cruciali per la storia della nostra comunità negli anni del Dopoguerra, mi riferisco  a:

Giuseppe Ferri che, nel giugno del 1944, per nomina del CLN, divenne il primo Sindaco della Sora liberata dall’occupazione nazifascista;

Mario Gulia, protagonista delle vicende politiche sorane del periodo 1956-57 e che ebbero risonanza anche a livello nazionale. Al Sindaco Gulia, alle sue personali sofferenze causate all’epoca dallo scontro tra due anime fortemente contrapposte della Democrazia Cristiana, va il ricordo del Movimento politico che rappresento. Auspico che la nostra città sappia conservare la memoria di quegli avvenimenti ed individuare, in futuro, le modalità più adeguate per ricordare la figura del sindaco Mario Gulia.

Ai colleghi Consiglieri rivolgo un augurio di buon lavoro per la Consiliatura che si apre e, in particolare, mi sia consentito, intendo formulare un saluto alle signore Consigliere comunali.

Estendo tale saluto a tutte le donne di Sora assicurando l’impegno del Movimento 5 Stelle e, mi auguro dell’intero Consiglio comunale, nei confronti di ogni questione di rilevante interesse per il mondo femminile. Credo che sia importante l’azione di tutti noi, rappresentanti delle istituzioni, per promuovere una reale cultura della parità e del rispetto reciproco tra uomini e donne in tutti gli ambiti della vita quotidiana (da quello familiare a quello lavorativo). Tuttavia, ciò non è sufficiente. Difatti, in una società profondamente matura le pari opportunità devono essere garantite anche nei rapporti tra varie categorie sociali: i diversamente abili ed i normodotati; i giovani e gli anziani.

Cari colleghi, credo che ognuno di noi, nel rispetto del ruolo affidatoci dagli elettori, debba sentirsi particolarmente onorato di rappresentare nei prossimi cinque anni i Sorani e una città dalla storia millenaria come la nostra.

Sono profondamente convinto dell’autorevolezza dell’istituzione comunale, della sua rilevanza storica, politica e civile. Infatti, il Comune – costituisce il fondamentale pilastro dell’architettura costituzionale italiana.

Per comprenderne l’importanza sono significative le parole utilizzate, all’incirca due secoli fa, da un intellettuale francese, Alexis De Tocqueville, nel libro “Democrazia in America”, in merito  al Comune così come era concepito nell’ordinamento istituzionale americano dell’epoca. Parole, che credo possano essere prese in prestito anche per definire, in generale, l’istituzione comunale nel contesto storico italiano.

Scrive Tocqueville: “Il comune è la sola associazione che sia così naturale, che, ovunque sono uomini riuniti, si forma un comune. La società comunale esiste dunque presso tutti i popoli, quali che ne siano le usanze e le leggi; mentre i regni e le repubbliche sono opera umana, sembra che il comune esca direttamente dalle mani divine.”

E aggiungeva il pensatore francese: “(…) proprio nel comune risiede la forza dei popoli liberi. Le istituzioni comunali sono per la libertà quello che le scuole primarie sono per la scienza: esse la mettono alla portata del popolo e, facendogliene gustare l’uso, l’abituano a servirsene. Senza istituzioni comunali una nazione può darsi bensì un governo libero, ma non ha ancora lo spirito della libertà”.

Colleghi Consiglieri, per la prima volta il Movimento 5 Stelle ha un suo rappresentante nel Consiglio Comunale di Sora. Ho infatti l’onore di rappresentare i 1.800 elettori che con il loro voto hanno consentito il nostro ingresso nell’Assise cittadina e i 2.700 che hanno indicato il mio nome come primo cittadino di Sora.

A tutte le donne e agli uomini che ci hanno scelto per essere rappresentati nell’istituzione comunale va il nostro ringraziamento.

Il MoVimento 5 Stelle ha, quindi, un Portavoce nel Consiglio Comunale e sarà il Portavoce di tutti i cittadini, soprattutto di coloro che si riconoscono nel nuovo modo di fare politica, che li coinvolge in prima persona e nel quale loro stessi sono i protagonisti.

Si tratta di un vero e proprio capovolgimento: i cittadini non dovranno più delegare il politico di turno, ma entreranno all’interno delle istituzioni per portare il loro contributo e controllare direttamente l’operato degli amministratori. Questo è un punto di forza – non solo del MoVimento – ma di tutti.

Cercherò di svolgere il compito che mi è stato affidato tenendo sempre in mente le parole di un uomo, scomparso da poco, che è stato uno dei due artefici del Movimento politico a cui ho aderito: Gianroberto Casaleggio. In una lettera al Corriere della Sera del maggio 2012 aveva sintetizzato il senso del suo impegno politico con queste parole: “Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive”.

Altro aspetto che vorrei sottolineare è la coerenza. Ci atterremo al vincolo del mandato, come affermato in campagna elettorale, per rispettare la volontà di tutti coloro che hanno voluto darci fiducia con il proprio voto. Saremo coerenti a differenza di chi, non ha esitato un solo istante a fare accordi elettorali e sistemare i membri della propria coalizione in maggioranza.

Altro punto di forza sono le idee e le proposte – non solo le nostre – ma tutte quelle volte a perseguire il bene di molti e non a tutelare i privilegi di pochi. Idee che da anni sviluppiamo negli incontri pubblici che svolgiamo ogni settimana. Pertanto, valuteremo con attenzione le proposte della maggioranza e degli altri membri dell’opposizione, se perseguiranno effettivamente il bene comune, non avremo problemi a sostenerle, in caso contrario saremo inflessibili nella nostra opposizione.

Inoltre, il rinnovamento che vogliamo portare è incentrato sulla meritocrazia e la competenza ed osteggia le nomine basate sull’amicizia o la convenienza.

Una visione completamente diversa, o meglio opposta, rispetto a chi anziché puntare sui contenuti, sui programmi, sulle idee continua ad utilizzare il vecchio modo di fare politica quello legato a numerose liste che ha come contraltare la necessità di riconoscere un incarico agli alleati.

Signor Sindaco le chiediamo – ma sarebbe meglio dire: esigiamo– che la sua Amministrazione sia sempre orientata a valorizzare i talenti presenti nella nostra città. Il talento individuale non è soltanto patrimonio della persona che lo detiene, ma è anche un valore che arricchisce l’intera collettività. Al contrario della valorizzazione del merito e del talento, il ricorso alla raccomandazione, al favoritismo e al clientelismo politico, prima ancora di configurare ipotesi di reato, è una vergogna sociale, spesso fonte di un’ignobile discriminazione tra cittadino e cittadino. Nessuno a Sora dovrà sentirsi discriminato perché non è “amico di….”, perché non conosce le persone “giuste” al posto “giusto” o  perché non ha nulla da scambiare (in termini di soldi, favori o possibilità di lavoro) al mercato degli interessi pubblici piegati a biechi interessi privati.

Ci impegneremo a vigilare sull’azione dell’Amministrazione comunale e, qualora dovesse verificarsi, non esiteremo a segnalare agli organi competenti ogni accadimento o provvedimento che presentasse elementi di dubbia legalità o legittimità. E’ nostro auspicio, Signor Sindaco, che tale comportamento vigile sia assunto anche dalla sua stessa Amministrazione.

Sempre in tema di legalità vogliamo, inoltre, un Comune che, per quanto di propria competenza, vigili e faccia da argine contro ogni tentativo di infiltrazione camorristica nel tessuto sano dell’economia e della società civile sorana.

I problemi da affrontare sono tanti, penso al tema del lavoro e dell’occupazione. Questa è la sfida più difficile da affrontare nei prossimi anni: dare speranza a chi rischia di perderla definitivamente, nell’attesa di un lavoro che non c’é.

Ogni giorno, signor Sindaco, la sua Amministrazione e anche noi dell’opposizione per la parte che ci compete avremo l’obbligo di operare per creare le migliori condizioni possibili per garantire possibilità di lavoro per i nostri concittadini. Sora deve diventare la prima scelta di vita dei giovani, bisogna evitare che le nostre ragazze ed i nostri ragazzi siano costretti a realizzare altrove le proprie aspettative di vita. Risposte analoghe vanno fornite anche a coloro che non sono più considerati giovani, ma ancora non sono considerati anziani e che, per la perdita del posto di lavoro, vivono in un limbo causato dalla mancanza di prospettive future in loco D’altra parte la politica deve servire a creare condizioni di sviluppo e quindi di lavoro, a risolvere i problemi concreti della gente, nell’onesta e nella trasparenza, a dare una prospettiva di vita, senza lasciare indietro nessun cittadino, a valorizzare i meriti di coloro che hanno capacità e possono metterle al servizio della comunità. In caso contrario la politica cosa sarebbe? Se non fosse così la politica non servirebbe a nulla e resterebbe solo un inutile palcoscenico per attori senza alcun talento.

Oggi siamo chiamati a svolgere il ruolo di opposizione, che interpreteremo con trasparenza, partecipazione, condivisione, e lavoreremo a tutto campo, in maniera chiara, decisa e con il dovuto zelo.

Ci impegneremo ad attuare, per quanto possibile – considerato che siederemo nei banchi dell’opposizione – il programma elettorale proposto ai Sorani, con particolare attenzione ai temi dell’acqua pubblica, dell’ambiente, dell’urbanistica, delle gare di appalto e concessione, del controllo degli incarichi.

In merito alle future nomine nelle partecipate, auspichiamo che esse vengano effettuate in base alla preparazione, alla competenza professionale, al curriculum – reso preventivamente pubblico – ed accompagnato dalle motivazioni esplicite della scelta delle persone individuate.

Porteremo in questa sede le istanze che negli anni, durante la campagna “Tra la gente, con la gente”, i nostri concittadini ci hanno segnalato e ci segnaleranno nelle future tappe. Cittadini che non ci hanno chiesto progetti faraonici, ma soltanto che la politica renda più semplice la loro vita nelle tante cose che mancano: uno spazio verde sempre curato, un marciapiede decente in cui non rischiare di inciampare e su cui possa tranquillamente passare una carrozzina, una città più pulita.

Vogliamo una Sora aperta, in grado di offrire possibilità a tutti e per questo diciamo:

  • basta agli interventi non rispettosi del nostro territorio
  • basta allo spreco di risorse naturali
  • basta all’inquinamento e alle discariche abusive
  • basta con favoritismi, raccomandazioni e clientele
  • basta con una pressione della fiscalità locale su cittadini e imprese da tempo non più tollerabile
  • basta con le continue ricapitalizzazioni della società Ambiente
  • basta con la contrazione di debiti che vengono lasciati a generazioni future (anche quelli di fatto mascherati in certe operazioni di partenariato pubblico-privato).

Abbiamo sempre sostenuto che le persone si devono valutare dalle azioni compiute e non dalle parole pronunciate. Durante la campagna elettorale in molti, compresi i membri dell’attuale maggioranza, hanno parlato di: trasparenza; democrazia dal basso; condivisione delle decisioni; maggiore partecipazione popolare, anche attraverso il web (che si chiamino siti internet, piattaforme od altro, poco importa) e siamo felici che questi concetti stiano finalmente prendendo piede.

Bene! Ora si passi dalle parole ai fatti.

Quanto prima formalizzeremo la richiesta di revisione dell’intero Statuto Comunale, che in alcuni punti è ormai superato. La revisione dovrà riguardare, in particolare, gli istituti di partecipazione popolare, quali i referendum consultivi e deliberativi o altri nuovi come il question time. L’obiettivo è portare più gente possibile ad occuparsi in modo diretto della cosa pubblica e dare ad essa gli strumenti giuridici per farlo.

Siamo certi che, una volta presentata, la richiesta sarà accolta, altrimenti l’Amministrazione nascente dimostrerà di essere in piena continuità con quella uscente.

Un segnale di discontinuità sarà rappresentato dall’impiego di procedure di evidenza pubblica per lavori, servizi e forniture. Pretenderemo con forza il loro impiego, per evitare il ricorso alle proroghe o alle proroghe delle proroghe.

Vogliamo, inoltre, porre l’accento su alcuni progetti quali: il progetto del Liri Navigabile, la pubblica illuminazione, la gestione degli impianti sportivi, od altri come quello del Centro anziani Infatti, ci aspettiamo che coerentemente con quanto fatto nel ruolo di opposizione, la nuova Amministrazione voglia rivedere profondamente questi progetti, e per il Liri ripristinare lo stato dei luoghi.

Purtroppo, nell’attesa che con i fatti venga dimostrata la differenza con la vecchia Amministrazione, abbiamo constatato che in perfetta continuità con essa, sono già stati mostrati tutti i segni del vecchio modo di fare politica. Infatti, più che della competenza specifica dei singoli Assessori, tutte persone stimabili, la nuova Giunta è frutto di un’operazione fatta per garantire gli equilibri interni della coalizione, premiando con degli incarichi anche chi, non facendo parte della coalizione iniziale, si è aggiunto in sede di ballottaggio, garantendo il proprio sostegno.

Con rammarico abbiamo constatato quindi che, al momento, non c’è stato nessun tangibile rinnovamento nel metodo utilizzato. Ci viene da dire:  “niente di nuovo sotto il sole”.

Nel rimarcare che saremo un’opposizione vigile, siamo fiduciosi che le nostre proposte possano trovare terreno fertile. La nostra speranza è quella di collaborare per vederle realizzate nel più breve tempo possibile.

Formulo un’ultima riflessione. Tutti noi dovremo essere all’altezza delle aspettative dei cittadini. Sono convinto che se avremo entusiasmo, se coltiveremo la speranza, se metteremo serietà, competenza ed impegno al servizio di un progetto politico di cambiamento della città, saremo finalmente artefici del nostro destino e Sora potrà sconfiggere ogni prospettiva di declino e di marginalizzazione.

Ci attendono cinque anni di lavoro al servizio della nostra città durante i quali il Movimento 5 Stelle Sora – posso assicurarlo – sarà sempre dalla parte di chi intende con forza lottare

  • per una Sora di cittadini e non di sudditi
  • per una Sora terra di opportunità per tutti
  • per una Sora in cui ognuno possa trovare le condizioni per realizzare il proprio progetto di vita
  • per una Sora che non frapponga ostacoli ad ogni cittadino nella ricerca della propria felicità

Questa è la nostra idea di Sora.

Voglio sperare che sia anche la vostra.

Buon lavoro a tutti, grazie.