Non versa affatto in buone condizioni la strada che porta all’ospedale Santissima Trinità. In particolare c’è il tratto subito dopo lo scollinamento, cioè al termine del ‘salitone’, che appare fastidioso. Anche acusticamente. Il manto di asfalto è usurato in più punti, si scorgono cedimenti, qualche buca. E’ vero che tutto ciò si trova a pochi metri dal pronto soccorso e che se mai qualcuno dovesse malauguratamente farsi male l’intervento sarebbe immediato, ma il rischio c’è comunque, anche sulle fessure aperte fra le lastre metalliche che ‘pavimentano’ il marciapiede. Il piede di un bambino ci va giusto giusto.
Un tecnico ha spiegato che da quel tratto in poi le competenze sono della Azienda sanitaria locale. Probabile che sia così, che il Comune non c’entri nulla questa volta. Ma in ogni caso sarebbe opportuno premere o intervenire direttamente a tutela dei mezzi e di chi li conduce e pure dei pedoni. Qualche anno fa un bell’intervento è stato eseguito in quei pressi, proprio dove la strada stava cedendo verso la scarpata. Ora sarebbe il caso di provvedere anche un po’ più avanti. Del resto il Santissima Trinità è l’ultimo ospedale rimasto ad un vasto territorio, dovrebbe essere un gioiello dentro e fuori. Tra lavoratori, pazienti e visitatori lo frequentano migliaia di persone. E’ vero che c’è pure la strada a monte, ma l’accesso principale resta quello a valle. Sistemare un centinaio di metri di manto stradale non appare affatto un’impresa. E poi in questo caso l’interesse pubblico c’è tutto!