di Manuela Cerqua*
Sono colpita dalle dichiarazioni, strumentali, scomposte e goffe che mi vorrebbero per così dire disattenta verso le atrocità compiute dal gruppo terroristico di Hamas. È chiaro che chi scrive, purtroppo, non abbia avuto la compiacenza di leggere la mozione presentata dal Consigliere Conte, che in più punti, dall’incipit alla conclusione, condanna fortemente “gli attacchi terroristici e le atrocità compiute da Hamas, sottolineando il rifiuto per ogni forma di fondamentalismo e fanatismo”. E non ha avuto neanche l’attenzione per ascoltare la mia dichiarazione prima della votazione, quando prendendo la parola ho ribadito la ferma condanna verso Hamas ed ogni forma di violenza e aggressione, soprattuto laddove perpetuata verso la popolazione civile. Aggiungo anche che quale donna di Demos-Democrazia Solidale, ribadisco ancor di più le mie posizioni politiche, oltre che personali, posizioni pacifiste e contrarie a qualsiasi forma di violenza prima ancora che di guerra. L’obiettivo per me è la Pace, l’immediato cessate il fuoco, l’apertura di un dialogo diplomatico e politico affinché si possa ridare fiato ad una popolazione stremata e affamata da un conflitto che dura da mesi. Continuo a reputare, invece, gravissimo l’uscita dall’aula dei consiglieri che nascondendosi dietro basse questioni similpolitiche si sono sottratti al voto personale di una mozione che, per quanto simbolica, chiedeva semplicemente un cessate il fuoco e l’ingresso di aiuti umanitari alla popolazione civile. Un consigliere, quando presente, ha il dovere di esprimere e far valer la sua posizione, fosse anche l’astensione, e non quello di abbandonare l’aula.
Mi sorprende poi ancor di più il becero tentativo di spostare l’attenzione da questioni così gravose verso le piccolezze della politica locale, che continuo a lasciare ad altri. Quegli altri che, quando ho fatto le mie battaglie per gli avvisi pubblici insensati e poi per questo annullati, per la sicurezza in centro urbano, per i disagi giovanili, quando mi sono esposta in occasione dei clamorosi arresti legati alla malavita organizzata a Sora, non ci sono mai stati, lasciandomi completamente sola su temi pericolosi e di grande interesse sociale.
Così a chi vuole spostare l’attenzione da quel che è accaduto in aula lo sborso giovedì alla mia posizione politica, ribadisco quello che ho sempre sostenuto, e che chi mi conosce sa bene. Io metto al centro del mio agire il bene della città e dei cittadini, il problema per me non è mai stato “dove stare” ma “cosa fare” e quello che faccio ogni giorno per il sociale, la cultura, i giovani è sotto gli occhi di tutti. Al centro del mio agire c’è la persona e il bene comune e per questo la mia politica non è mai stata e mai sarà strumentale ma sempre costruttiva. Intendo continuare a lavorare per i cittadini nelle forme rispettose della vita politica. Questa è la mia linea, l’unica che conosco e continuerò ad assumere nel rispetto del mio ruolo. Le quisquilie le lascio a chi a più tempo e meno visione di me.
*Consigliere comunale di Sora