Da Antonio VITALE, Coordinatore locale NOI con SALVINI – SORA, riceviamo e pubblichiamo:
Il 06 settembre u.s. sono stati alloggiati 21 migranti nell’edificio ex sede VVFF di Sora, (…) dalla ONLUS Integra ( http://www.associazioneintegra.eu/it/associazione-integra-onlus.aspx ). Non ci interessa capire le motivazioni che hanno determinato la decisione della Prefettura di alloggiare un gruppo di immigrati nell’ex sede,ma il numero dei migranti e dei minori non accompagnati a SORA è in continuo aumento.
Riferendo ai soli dati ufficiali ricavati dalla stampa, al momento il numero di migranti assistiti nel solo comune di Sora dovrebbero ammontare a circa 110 ( i 21 giunti questo mese, si aggiungono ai 50 dello SPRAR – coop Ethica di Cassino –, ai 40 accolti dalla CARITAS inizio estateed un numero imprecisato di minori non accompagnati). Il film già visto di iniziare con pochi ed aumentare a molti, senza una seria programmazione da parte delle Prefetture, evidenzia come il fenomeno dell’accoglienza venga gestito dalle Coop, ONLUS, CARITAS secondo i loro criteri e non quelli della legge. Inoltre, in linea con il piano ALFANO, tali numeri confermano che il rapporto 2/3 migranti per mille abitanti è già raggiunto per il comune di SORA.
Ai fini della sicurezza degli abitanti di Sora e dei Comuni limitrofi, qualcuno ora dovrà almeno rispondere alle seguenti domande.
– chi controlla tutti queste persone?
– sono state tutte identificate?
– quali attività svolgeranno per passare il tempo?
– chi fornisce i servizi?
La mancanza di controlli specifici, continui e cadenzati (non saltuari e generici, come indicato nel punto 7 della convenzione emessa a luglio 2016 dalla Prefettura di Frosinone) indirizzati nei settori della ristorazione (commissione di controllo per qualità, igiene del cibo), di norma affidata a sub-appaltatori, dell’igiene personale, dei servizi per l’integrazione e sul reale possesso dei previsti titoli professionali degli operatori lasciano dubbi sulla gestione e sulle reali prestazioni fornite, perché la Prefettura (esecutore contrattuale) dovrebbe fidarsi delle semplici dichiarazioni fornite dall’Affidatario (Coop, ONLUS, CARITAS, ecc.).
Nulla è prescritto sulle modalità di verifica della presenza dei migranti all’interno della strutture durante le ore notturne, ne è previsto un obbligo di dimora degli stessi. Inoltre, evidenziamo un vulnus di sicurezza nella accoglienza distribuita, mediante appartamenti e residenze non sorvegliate, che potrebbero rappresentare alloggi temporanei di libera circolazione per clandestini e non.
Invitiamo gli enti preposti a valutare l’azione e l’attività dei mediatori culturali che, per buona parte sembrano essere più bravi a fornire informazioni su come rimanere in Italia che illustrare lingua, usi, costumi, cultura e tradizioni di questa nazione che li ospita.
Visto l’elenco dei paese di provenienza dei migranti, evidenziamo che le “guerre” attive in Costa d’Avorio ( Forze Repubblicane del presidente neo-eletto Alassane Ouattara vs milizia “Invisible Commandos” ), Mali ( Dal 12 Gennaio 2012 l’esercito francese e l’esercito maliano (con l’aiuto degli eserciti di altri paesi africani) stanno combattendo i gruppi radicali islamici ), Nigeria (oltre BOKO HARAM, nel solo Nord del paese, sono segnalati conflitti locali sia tribali che religiosi ), Bangladesh (combattimenti fra Esercito e milizie islamiche) sono conflitti locali in funzione antiterroristica. Mentre in Togo e Guinea Konakry non ci sono conflitti (dati http://www.guerrenelmondo.it/index.php/static1258218333 ) Pertanto, fermo restando i dubbi sull’esatta nazionalità delle persone e le vere motivazioni che li spingono a venire in Europa, se corrette le identificazioni, alcuni sono sicuramente migranti economici e quindi dovrebbero rispettare le leggi per l’ingresso in Italia per chi cerca lavoro e, se non in possesso dei prescritti documenti e titoli, espulsi. Gli altri dovrebbero essere prontamente valutati.
Invitiamo chi di competenza a vigilare sull’esatta applicazione sull’effettiva erogazione dei servizi per cui le Coop, ONLUS, ecc., sono retribuite onde evitare che prossimamente si debba assistere a manifestazioni, di cui sono piene le cronache:
– per il Wi-Fi
– perché il posto é in periferia
– per il cibo non buono
– perché non hanno abbastanza soldi
– per i presidi presso i carrelli dei supermercati.
Esortiamo le Amministrazioni locali, SORA in primis e dei Comuni limitrofi, a vigilare, osservare i comportamenti degli ospiti e degli affidatari per tutelare la sicurezza dei cittadini, segnalando ed facendo allontanare gli elementi che dovessero infrangere le norme del vivere civile.