Il masso di circa un metro cubo di dimensioni e di diversi quintali di peso è stato ridotto (foto) e sgombrato da via Gelsi, la stradina del centro storico su cui è fragorosamente piombato nel tardo promeriggio del primo maggio scorso dopo essersi staccato dal promontorio e dopo aver ‘accarezzato’ il tetto di un fabbricato.
Sul posto, oltre al personale di una ditta con mezzi adeguati, si sono portati il sindaco Luca Di Stefano, l’assessore delegato alla manutenzione Francesco De Gasperis e il geometra Domenico Morsilli dell’Ufficio tecnico comunale.
L’argomento – stamane – è stato trattato anche in Consiglio comunale a fronte di una interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Federico Altobelli al quale lo stesso primo cittadino ha risposto sostenendo che a seguito del sopralluogo eseguito con le autorità competenti, l’amministrazione ha interessato un geologo che il 3 maggio ha effettuato una verifica sulla parete rocciosa a monte scovando un masso non in sicurezza. Di Stefano ha detto quindi che è stata incaricata una ditta affinchè venisse rimosso in precaria stabilità. Allo stesso tempo il primo cittadino ha fatto sapere che il professionista incaricato eseguirà monitoraggi lungo tutta la parete sotto San Casto fino al campetto della Curia dove la scorsa estate precipitò un altro masso. Infine, Di Stefano ha anticipato che il Comune ha contattato la Regione per la richiesta delle risorse economiche necessarie a fronteggiare l’urgenza e quindi per mettere in sicurezza il versante.
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