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SORA – M5S: “CONSIGLIO COMUNALE, UN BILANCIO NEGATIVO!”.

Dal Movimento 5 Stelle di Sora, a firma del portavoce Fabrizio Pintori, riceviamo e pubblichiamo:

Nell’ultimo Consiglio Comunale tanti gli argomenti all’Ordine del Giorno, ma alla fine si ritiene che il bilancio della giornata sia piuttosto negativo.

Da un lato, si deve sottolineare che tra gli argomenti all’ordine del giorno vi era l’Assestamento di Bilancio, che come è (o dovrebbe essere) noto va approvato entro il 31 luglio di ogni anno. Per discutere la relativa proposta di deliberazione – così come molte delle altre proposte oggetto dei lavori dell’Assise – era obbligatorio richiedere il parere della Commissione Bilancio. Purtroppo, le Commissioni sono state costituite lo stesso giorno! Pertanto, appare evidente – anche ai non addetti ai lavori – che era impossibile richiedere tale parere. Era necessario tenere conto delle incombenze previste dalla legge e costituire in tempo utile le Commissioni.

Nonostante ciò, per senso di responsabilità verso la cittadinanza, si è comunque deciso di apportare un contributo alla varie discussioni. Tuttavia, poiché per molti dei punti all’ordine del giorno era necessario richiedere il parere della Commissione competente, è stata presa la decisione – sofferta e non facile – di abbandonare i lavori, prima della votazione delle singole proposte di delibera. Questa è sembrata l’unica risposta politica adeguata al mancato rispetto delle prerogative dell’intero Consiglio.

Purtroppo, la nota più dolente riguarda proprio quanto previsto nell’assestamento del bilancio e nel riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Infatti, tra le misure necessarie per mantenere gli equilibri di bilancio è previsto un aumento della TASI di 15.000 €, e la mancata accensione di un mutuo necessario per realizzare il centro di aggregazione per i diversamente abili nell’ex scuola di S. Giorgio, per i quali era stato ottenuto un finanziamento regionale che ora è a rischio. Ancora una volta a farne le spese saranno le persone meno fortunate.

I debiti fuori bilancio, invece, ammontano ad oltre un milione di euro, e si sa che alla fine il loro costo ricadrà sull’intera comunità. Di questi debiti il più rilevante è scaturito dalla soccombenza in una controversia legale tra il Comune ed una ditta privata, che aveva svolto dei lavori nell’ambito del progetto del centro Serapide. Un progetto i cui effetti si produrranno per molto tempo ancora, e come si è visto potranno colpire le tasche dei cittadini.
 Amministrare non è facile, ma quando un amministratore compie o ha compiuto degli errori vi è il rischio concreto che gli effetti si ripercuoteranno sull’intera cittadinanza (come i debiti fuori bilancio). Pertanto, si auspica, per il futuro, che l’attuale Amministrazione svolga il proprio ruolo con maggiore attenzione, zelo e rispetto delle prerogative del Consiglio e dei singoli Consiglieri.
Per quanto concerne gli altri punti oggetto dei lavori dell’Assise, purtroppo si deve prendere atto che, nonostante l’esplicita richiesta formulata in seno alla Conferenza dei Capigruppo, il Sindaco non ha effettuato alcuna comunicazione in merito ai “Contratti di Quartiere”, se non per replicare sinteticamente all’intervento svolto sul tema da parte del M5S.
 Ad ogni buon fine, si fa presente che è stata depositata un’interrogazione sull’argomento. Le preoccupazioni maggiori sono due: terminare i lavori e restituire un centro storico decoroso all’intera città; la possibilità che possano essere riconosciuti, anche in parte, gli oltre 3 milioni di euro di riserve presentate dalla Società che esegue i lavori. Questa evenienza, in futuro, potrebbe dare vita a nuovi debiti fuori bilancio che quasi sicuramente saranno pagati dai sorani.

Incomprensibile – sotto tutti i punti di vista – la richiesta di un consigliere di maggioranza di far cancellare dal verbale della seduta i suggerimenti proposti – in sede di discussione – dal M5S relativi agli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune. Il proponente non è stato in grado di discernere tra interventi di partecipazione alla discussione, da un lato, e partecipazione al voto, dall’altro. È una strana concezione della democrazia, chiedere di cancellare le frasi di un membro dell’opposizione. Lascia di stucco che l’infelice proposta sia stata formulata proprio da chi ha chiesto ed ottenuto – entrando a far parte della coalizione di maggioranza – l’Assessorato alla Trasparenza!