POLITICA

SORA – LINO, SALVATORE E FEDERICO

Domani pomeriggio c’è Il Consiglio comunale. Di fatto verrà varata la corazzata con al timone il sindaco Luca Di Stefano, che potrà prendere il largo con una navigazione tranquilla. Le tessere del mosaico stanno andando al posto giusto, le lievi resistenze sono rientrate ed alla fine sarà davvero un esponente della minoranza ad accomodarsi sulla poltrona del Presidente del Consiglio comunale.

Una poltrona robusta come robusto è nel fisico e nei voti Lino Caschera. Con oltre 600 preferenze è stato il più votato della città ed è quindi il più rappresentativo. E c’è poco da fare. Sarà lui a dirigere l’aula. Bene o male si vedrà.

Si sapeva? Forse, certo è che la procedura è apparsa tortuosa e condita di polemiche. Quelle fatte alla luce del sole e quelle all’ombra delle nubi.

E’ il centrodestra a calamitare ancora una volta l’attenzione. Si è mosso male. Singolarmente e in ordine sparso. Da queste parti capitano cose strane. Ad esempio: il consigliere comunale Federico Altobelli, in piena autonomia ma splendida solitudine, l’altra volta suscitando contrarietà negli ‘alleati’ ha sottoscritto la ‘candidatura’ alla presidenza del consiglio comunale della collega di opposizione Manuela Cerqua, la cui aspirazione è stata tuttavia respinta dalla maggioranza. Questa volta, ci risulta, Altobelli ha posto la sua firma sotto il documento che sostiene la candidatura di Lino Caschera, cioè quello che era candidato nelle sue liste e non contro. Ravveduto?

C’è poi un’altra curiosità da evidenziare. Magari non tutti ci avranno fatto caso, ma nella precedente seduta dell’assise civica Altobelli e il collega di minoranza Salvatore Meglio erano distanziati e non solo per il Covid. Uno a nord e uno a sud. Distanti anche sul piano politico ed amministrativo. Almeno fino ad un paio di giorni fa, tanto è vero che in un comunicato stampa incentrato sulle proposte per la sicurezza della città figurano solo i nomi di Altobelli e Meglio. E Caschera?

Forse chi era buono ieri non lo è più oggi? Sembra quasi il gioco delle tre carte: una sola è quella buona sui cui puntare e la maggioranza ha già deciso. E Salvatore è Meglio che se ne faccia una ragione perché se da una parte è vero che la sua aspirazione per il ruolo è legittima, è altrettanto vero che alla fine sono i numeri a contare ed i numeri stanno dalla parte di Caschera. Con la maggioranza che si rafforza ed i consiglieri del centrodestra che vanno ognuno per conto proprio.

Domani c’è il Consiglio comunale e non sono escluse sorprese. Ma da una parte sola!

zip