Dall’Associazione TOFARO INSIEME, a firma del presidente, Giuseppe Recchia, riceviamo e pubblichiamo:
L’Associazione Tofaro Insieme, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, avrebbe voluto evitare di intervenire in merito alla questione del presunto “inquinamento” del nostro quartiere, ma essendo questa zona oggetto di molteplici comunicati recentemente pubblicati a mezzo stampa, appare a questo punto inevitabile fare alcune precisazioni e ricostruire come stanno le cose.
La nostra Associazione attraverso la propria attività è risuscita a sensibilizzare l’attuale Amministrazione comunale affinché effettuasse alcuni controlli volti a verificare l’eventuale presenza di elementi inquinanti, sia nei terreni che nei pozzi presenti in questa Contrada. Gli esami hanno, come è noto, evidenziato su due campioni di terreno superficiale prelevato, la presenza in uno di rame per 200 mg/Kg e sull’altro la presenza di mercurio per 1,4 mg/Kg. Per le acque dei pozzi i risultati hanno rilevato la presenza di Tetracloroetilene in concentrazione di decimi per microgrammo/litro in un pozzo artesiano, mentre in uno superficiale la presenza di tracce organiche compatibili con un territorio fortemente agricolo.
Tenuto conto dell’esito delle analisi effettuate, nel mese di settembre 2014 avevamo concordato – con l’attuale Vice Sindaco e con il dirigente comunale Ing. Urbani – la pianificazione di ulteriori e più approfondite ricerche, per verificare se la presenza di questi elementi inquinanti fossero da imputarsi a pratiche di semplice concimazione – come nel caso del rame – o dall’irrigazione dei campi – per il mercurio – o invece dovuti a scarichi illegali. Inoltre ci fu comunicato dal Sindaco l’imminente avvio, in collaborazione dell’Università di Cassino, di controlli su tutto il territorio comunale, in modo tale da avere una mappatura ambientale completa in grado anche di evidenziare scostamenti rilevanti tra i vari quartieri ed eventualmente verificare la salubrità degli stessi. Ad oggi, però, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma agli impegni assunti non è stato dato seguito in concreto, anzi continuiamo ad assistere a fiumi di parole che ciclicamente ritornano nei vari comunicati stampa, da parte di chi più che interessato ad affrontare fattivamente la questione ambientale, sembra preoccupato più che altro di utilizzare tale argomento per sterili polemiche e lotte personali. Per questo abbiamo deciso di dire basta!!!
Caro Vice Sindaco, Andrea Petricca, – ti ringraziamo per esserti attivato per far effettuare per la prima volta le analisi ricordate – ma fino ad oggi non sono state portate a termine le indagini programmate. Dobbiamo interrogarci su che utilità ha avuto, infatti, limitarsi ad effettuare analisi se – una volta in possesso dei risultati – l’Amministrazione Comunale non fa nulla per verificarne l’attendibilità e, nel caso, ricercarne le cause, provvedendo eventualmente alla bonifica delle aree inquinate? Allo stato attuale infatti l’unico risultato ottenuto, purtroppo, è che il nostro quartiere è stato etichettato nell’immaginario collettivo, a prescindere da qualunque riscontro, talmente inquinato da evitarsi con la massima cura. Alcuni, addirittura, in vari articoli arrivano perfino ad accostarci alla Terra dei fuochi!?! Se i controlli fossero stati completati nei tempi concordati si sarebbero certamente evitati gli allarmismi e le facili speculazioni che si sono avuti in questi mesi.
Diciamo basta a tutti quelli che, compreso l’ex Consigliere comunale Natalino Coletta, leggendo i risultati delle analisi che abbiamo preteso si effettuassero al fine di verificare se ci fosse qualche relazione tra i casi di decessi avvenuti e fattori ambientali, continuano a chiedere indagini per ricercare improbabili rifiuti interrati dimenticando sempre che l’unico dato certo di inquinamento riscontrato, IN TUTTA LA CITTA’ DI SORA, è l’altissima concentrazione media annuale di PM 10 e PM 2,5. Per questo avevamo chiesto l’istallazione anche nel nostro Comune di centraline fisse di rilevazione dell’inquinamento atmosferico.
Caro assessore all’Ambiente, Maria Paola D’Orazio, crediamo che la nostra città, così intensamente abitata ed interessata da fonti diverse di inquinamento, abbia la necessità di avere una postazione fissa di rilevazione, perché solo attraverso la raccolta sistematica dei dati relativi alla qualità dell’aria sarà possibile avere nei prossimi anni elementi certi sull’effettivo stato di inquinamento della stessa, oltre che consentire di individuare con precisione quali siano effettivamente le fonti inquinanti. Il nostro timore è che probabilmente i valori inquinanti possano aver raggiunto limiti preoccupanti già in passato, minando di fatto la nostra salute, senza che nessuna Amministrazione abbia mai avvertito la necessità di avviare un programma serio di analisi dell’aria respirata. Se tale azione fosse stata già intrapresa per tempo, oggi avremmo potuto già avere dati certi sull’entità dell’inquinamento, ma soprattutto saremmo stati in grado di valutare se le nuove fonti inquinanti venutesi ad aggiungere di recente abbiano di fatto peggiorato o meno la qualità della nostra aria, sino magari anche a raggiungere parametri non consentiti. Come mai questo argomento non viene mai denunciato? Come mai fa così paura parlare dell’inquinamento dell’aria a Sora? Forse perché è un argomento scomodo che non porta vantaggi elettorali? Eppure oggi tutti i cittadini di Sora – e non solo quelli di Tofaro – dovrebbero tremare e non dormire la notte, perché i valori emersi dai monitoraggi dell’aria effettuati – così come gli studi medici ed epidemiologici fanno rilevare – rappresentano l’unico argomento forte per chi volesse veramente tutelare gli interessi dei sorani, visto che è certa l’esistenza di una strettissima correlazione tra smog e salute. L’inquinamento atmosferico rappresenta, infatti, una delle principali cause di malattia e di morte. Lo studio Escape (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects, coordinato dalla Università di Utrecht in Olanda), ripreso di recente anche dal Corriere della Sera, dice che con l’aumento di 5 microgrammi/metro cubo di polveri sottili (PM 2,5) il rischio di morire prematuramente cresce del 7%. Però, come detto, il solito teatrino della politica evita accuratamente di parlarne, perché? Attendiamo un atto di coraggio, altrimenti si taccia!!!
L’Assessore all’Ambiente in presenza di un quadro ambientale così disastroso non può continuare in questo immobilismo, non può nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta di niente. In questi anni non ha prodotto nessun intervento degno di essere ricordato ed annoverato come esempio di politica ecologica, eccezion fatta per l’istituzione delle 4 domeniche ecologiche disposte nel solo centro storico di Sora. Domeniche peraltro in molti casi abolite, oltre al fatto che la maggior parte delle strade interessate da tali ordinanze di blocco, di Domenica, sono già chiuse al traffico.
Per tutte queste considerazioni, nei prossimi giorni i membri del Direttivo della nostra Associazione chiederanno ufficialmente di incontrare tutti gli attori che hanno un ruolo e responsabilità in questa vicenda, al fine di verificare se oltre alla solita demagogia vi è l’intenzione concreta di affrontare e risolvere il problema. In caso negativo li avvisiamo che oggi siamo solo noi, ma domani potremmo essere in tanti a DIRE BASTA!!!