Dall’assessore Giovanni Enrico Celli Catarinelli, riceviamo e pubblichiamo:
E’ con vivo stupore che, quale Assessore al Personale del Comune di Sora dal settembre 2015, ho letto l’articolo (…), a nome del rappresentante sindacale Giancarlo Cenciarelli della CGIL-FP, secondo il quale il Comune di Sora ha negato ai propri dipendenti la retribuzione di produttività.
Voglio solo precisare che per la prima volta dal 2010 nella seduta di delegazione trattante del 29.02.2016 l’Amministrazione Comunale ha annunciato la messa a disposizione della stessa Delegazione di un importo di circa ventimila euro da destinare alla retribuzione della produttività dei dipendenti senza incarico, frutto di economie di gestione maturate durante l’esercizio 2015 ed in parte ereditate dall’esercizio 2014 .
Come ben noto a tutte le Organizzazioni Sindacali tale retribuzione non era stata più corrisposta a causa della mancanza di fondi nel montante complessivo delle voci costituenti il salario accessorio.
Rinvenire somme per finanziare tale voce è stato frutto di un comportamento collegialmente assunto dall’Amministrazione Comunale ed è un primo risultato che è stato raggiunto in materia di personale, ma non è l’unico. Infatti ora l’Amministrazione sta lavorando ad una redistribuzione del monte salario accessorio, che per legge non può essere incrementato, e del complesso dell’ammontare destinato in bilancio alle retribuzioni del personale, da sottoporre alle OO. SS. e che dovrà puntare anche al rifinanziamento di altri istituti contrattuali, quali la retribuzione per i Responsabili di Procedimento complesso, l’incremento delle ore lavorative dei dipendenti part-time, la riorganizzazione delle reperibilità e del lavoro aggiuntivo nonché la revisione delle Posizioni Organizzative, nel rispetto dei vincoli di legge.
Il programma è molto impegnativo anche in considerazione della esiguità delle risorse finanziarie e di una diffusa diffidenza verso il cambiamento.
L’Amministrazione però confida nella piena comprensione delle Organizzazioni Sindacali, perché è convinta che quando sarà ben compreso il disegno complessivo che si sta programmando, potrà esserci un generale consenso, essendo altro punto fermo del programma il necessario coinvolgimento delle OO.SS.
Sicuramente sono molte le rivendicazioni avanzate dai dipendenti per il tramite dei propri rappresentanti aziendali e territoriali, frutto dei tempi di ristrettezza economica, ma frutto, soprattutto, di una conflittualità nata per carenza di comprensione reciproca nei rapporti tra Amministrazione e Sindacati, e sfociata poi nella ben nota ispezione ministeriale che ha, sostanzialmente, falcidiato gli importi costituenti il fondo complessivo delle retribuzioni.
Di tali aspetti programmatici si discuterà nei prossimi incontri con le OO.SS., e sono molto fiducioso che ne nascerà un clima di sempre maggiore rispetto dei ruoli nell’affrontare le non certo facili problematiche accumulatesi nell’arco degli ultimi dieci anni.
La presente precisazione è dovuta per evitare che i lettori dell’articolo abbiano una errata informazione sulla condotta seguita dal mio Assessorato.