Nella serata di ieri una pattuglia del Commissariato di Sora, impegnata in un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori, nel transitare nelle adiacenze del parcheggio di un centro anziani nota una persona armeggiare tra le auto in sosta.
L’uomo alla vista della volante della Polizia di Stato tira su il cappuccio della felpa indossata e tenta di dileguarsi.
Gli agenti inseguono a piedi il fuggitivo e lo bloccano; si tratta di un venticinquenne della cittadina sorana che appare sin da subito particolarmente agitato.
La motivazione è presto compresa: indosso al giovane i poliziotti trovano una scheda magnetica di raccolta punti della società Eni, intestata ad una persona a lui sconosciuta.
Una prima ispezione nelle immediate adiacenze del luogo dove il giovane è stato visto consente di accertare l’apertura forzata di quattro autovetture ed il ritrovamento di un cellulare ed un telecomando lasciati a terra.
Sentiti, di li a poco, i proprietari delle auto ritrovate aperte, tutti avventori del centro anziani, confermano di aver regolarmente chiuso i rispettivi veicoli al momento del loro arrivo nel parcheggio.
Uno di loro, inoltre, si avvede della sottrazione proprio della tessera Eni e di un telecomando, mentre un altro constata la sottrazione dal proprio bagagliaio di un pacco regalo contente indumenti, spedito dalla propria figlia dal Canada e ritirato ieri mattina.
Gli agenti rintracciano nella stessa area di sosta l’autovettura con cui il giovane è arrivato, trovando, con loro grande sorpresa, nell’abitacolo, oltre il pacco mancante ad una delle vittime dell’effrazione, ed ad arnesi atti allo scasso, un bimbo che, per sua fortuna, sta tranquillamente dormendo.
Il giovane confessa agli operatori di polizia che si tratta di suo figlio di soli 5 anni.
Ladro e bambino vengono accompagnati negli uffici del Commissariato: il piccolo viene riaffidato alle cure della madre, mentre l’avventato genitore è stato arrestato per furto aggravato e per possesso di arnesi atti allo scasso.
La refurtiva è stata invece restituita ai legittimi proprietari.