PUNTO E A CAPO

SORA – LA CITTA’, IL TERRITORIO E LA CLASSE POLITICA

La Città di Sora ha fortemente bisogno di una classe dirigente, amministrativa e politica capace, molto capace. Le tre valli che ruotano intorno alla Città Volsca: del Liri, di Roveto e di Comino, hanno fortemente bisogno di una classe dirigente, amministrativa e politica, capace, molto capace. Tante occasioni sono state sciupate. Troppe volte ci si è messi a disposizione degli invasori. Quasi mai si è avuta la forza e la capacità di dire: prima Sora, prima il suo territorio, prima le tre Valli. Niente di tutto questo. Spesso si vive di lontani ricordi, di forza e potere che arrivavano di riflesso. Grazie alla vicinanza con il divo Giulio. Ora i tempi sono cambiati, la politica è cambiata, la legge elettorale è cambiata: in peggio. Le Città e i loro territori contano sempre meno. La marginalizzazione di Sora dal panorama provinciale, regionale e nazionale va immediatamente fermata. Altrimenti sarà irreversibile. Per far ciò bisogna contare, esprimere una classe dirigente capace. La denuncia della Cgil sui fatti relativi agli ospedali di Sora e di Alatri è la conferma di tutto ciò. Eppure nella sanità la Città di Sora dovrebbe contare perché esprime il vice presidente della Commissione sanità della Regione Lazio e il capogruppo di un movimento che vanta dieci consiglieri regionali. Invece no! Conta di più Alatri, anche ad Allumiere, a Guidonia, in Regione. Cosa fare? Intanto bisogna cambiare immediatamente dove è possibile. Non si può governare la Città capoluogo di un vasto territorio tirando a campare per cinque anni. Non si può. E’ uno sfregio alla sua storia, alla sua gente, al suo comprensorio. Sora deve essere governata da chi la ama davvero, da chi ha idee e progetti di crescita e di sviluppo. Della Città e del suo comprensorio. Tirare a campare a Sora significa fare danni anche a tutti i centri delle tre valli. Occorre invertire la rotta. Occorre impedire agli invasori di trovare le porte aperte, spalancate. Tutt’altro. Gli invasori vanno respinti, se necessario anche a brutto muso. E i traditori della loro Città, della loro gente vanno isolati. Chi si accontenta di uno strapuntino in Regione pensa solo a tirare a campare, come chi governa la Città. Siamo ad un passaggio decisivo. Occorre ripartire. Occorre, per dirla in termini pasquali, risorgere. Buona Pasqua a tutti.
Ps. Il covid primo o poi finirà e con esso l’alibi per gli incapaci.

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