riceviamo e pubblichiamo:
Sull’intervento del Consigliere Luca Di Stefano che ha fotografato l’agonia delle attività commerciali, non possiamo che recepire le istanze e le preoccupazioni legittime degli addetti ai lavori, ma giova però fare alcune dovute precisazioni, per non ingenerare ulteriore confusione e timori.
Il commercio è uno dei settori più esposti ai cambiamenti tecnologici e finanziari in corso in tutto il mondo, con dinamiche complesse come l’emergere di catene di vendita a basso costo nella moda ( in particolare quelle low price & fast fashion) che stanno rivoluzionando non solo le modalità di consumare dei cittadini ma anche di scegliere come e dove iniziare un’attività economica.
Il commercio di “prossimità”, tipico dei centri storici, fattore strategico e di presidio della socialità, ha purtroppo pagato lo scotto più pesante.
Tuttavia l’analisi del Consigliere Di Stefano, poichè è inficiata da una svista, manca di una reale e concreta soluzione al problema sollevato.
La competenza in materia commerciale è invero ripartita tra la Regione ed il Governo. Ne consegue da logico corollario che la proposta di sgravi fiscali e l’abbassamento dei canoni di locazione, a legislazione vigente (D.M. 16 Gennaio 2017) ed in base all’ultima legge di Bilancio, non sia attivabile dal Comune.
La revisione delle forme contrattuali per rendere i canoni più accessibili è invece possibile per le locazioni ad uso abitativo, meccanismo che la Consigliera Simona Castagna aveva già attivato per il settore di sua competenza.
Di fronte alle criticità strutturali del settore, la nostra Amministrazione si è mossa fin da subito nella cornice ordinamentale vigente, sfruttando tutti gli strumenti esistenti ed incidendo su tre direttive:
• Contratti di quartiere: la rigenerazione degli spazi portata a termine ha consentito di restituire anche al commercio un pezzo di città abbandonato e di ricucire il nostro bellissimo centro storico.
• Reti d’impresa: l’Amministrazione ha incoraggiato tale forma aggregativa, nella convinzione che per rispondere a sfide globali sia necessario fare squadra.
• Zone Franche Urbane: una possibilità straordinaria, una boccata d’ossigeno frutto di una concertazione interministeriale, Mise-Mef, capace di garantire un solido e corposo rifinanziamento per agevolazioni fiscali e contributive in favore di piccole e medie imprese insediate o da insediare in aree come la nostra, caratterizzata da un disagio economico e sociale. Quanto alla nota della Consigliera D’Orazio, la invitiamo nel futuro a segnalarci per tempo le iniziative e soprattutto ad allegare proposte strutturate e con una tangibile e misurabile ricaduta concreta sul territorio. Affermare genericamente di voler promuovere le eccellenze, senza segnalarle, affidando virtù salvifiche e di miracolo economico ad una seppur lodevole iniziativa di mera catalogazione equivale ad avere una visione riduzionistica ed eccessivamente semplificata delle dinamiche di aggancio e sviluppo delle opportunità commerciali che meritano una approfondita valutazione.
Solo operando come stiamo facendo, in maniera integrata con gli enti sovracomunali, all’interno delle leggi vigenti, sarà possibile contrastare efficacemente un disagio economico che rischierebbe con ricette improvvisate di diventare cronico ed ancor più drammatico.
L’assessore al Commercio
Silvia Ucciero