Riceviamo e pubblichiamo:
Presa a male parole, la vittima dell’ennesimo episodio di violenza all’Ospedale Santissima Trinità dei Sora è un’infermiera del Pronto Soccorso addetta al Triage.
“Premetto che sono il consulente legale esterno dell’Associazione “Risorse Donna Onlus”, che si occupa di donne in difficoltà e vittime di violenza nonché legale di fiducia dell’infermiera professionale e volontaria dell’associazione stessa, – spiega L’Avv. Serena Petricca – che è stata vittima di un caso di ingiuria e minaccia sul luogo di lavoro e che preferisce rimanere anonima.
L’avvocato dell’infermiera professionale presso il Pronto Soccorso S. S. Trinità di Sora, riferisce di un evento assolutamente spiacevole avvenuto mentre stava svolgendo il proprio lavoro.
Era il 23 gennaio 2014 e l’infermiera svolgeva il turno dalle ore 14 alle ore 22; quel giorno al Pronto Soccorso erano arrivati molti pazienti, di cui circa 26 con codice giallo ed uno trasportato con ambulanza con codice rosso.
L’infermiera, addetta al triage (ovvero un sistema che consente di stabilire un ordine di visita dei pazienti mediante assegnazione di un codice al loro arrivo in Pronto Soccorso sulla base dei sintomi che essi presentano), mentre era intenta a svolgere il suo lavoro veniva avvicinata da un signore di Isola del Liri, padre di un paziente in attesa di essere visitato dal medico di turno, che le si rivolgeva in modo brusco, non rispettando le priorità dei codici assegnati ai pazienti e che più volte invitato ad accomodarsi ed ad attendere in sala di attesa, , visto che vicino al figlio vi era già la moglie ad accudirlo, si rivolgeva all’infermiera con parole “forti” e minacciose del tipo “Devo rimanere qui a vedere cosa fai tu …. altrimenti faremo i conti fuori”, alla presenza degli altri colleghi dell’infermiera in questione e dei pazienti.
“La colpa dell’infermiera? – riferisce L’avv. Petricca –è solo quella di aver svolto il proprio lavoro con dedizione e professionalità al Triage del Pronto Soccorso Santissima Trinità di Sora”.
“Da quanto accaduto mi sono sentita lesa nel mio onore e nella mia reputazione personale e professionale, ed ho pertanto sporto denuncia – querela – riferisce l’infermiera – da cui è nato un procedimento penale dinanzi al Giudice di Pace di Sora.”.
Con il racconto della storia della mia cliente vorrei sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto delle donne in primis e del lavoro duramente svolto in contesti, come quello del Pronto soccorso, ove si affrontano ogni giorni situazioni difficili e drammatiche, quali la salute dei pazienti.
Il processo si è poi concluso con una remissione della querela a fronte delle scuse che il Signore di Isola del Liri ha effettuato nei confronti dell’infermiera.
Il Signore imputato ha poi deciso di donare di sua spontanea volontà €. 100,00 all’associazione dell’Associazione “Risorse Donna Onlus”.
Vorrei concludere questa storia ribadendo di essere molto soddisfatta dell’epilogo cui siamo giunti e vorrei rappresentare la grandezza di questa DONNA e di tutte le donne che ogni giorno, nonostante i tanti problemi, affrontano il loro lavoro, senza mai perdere la propria dignità.