Un grande sogno che si realizza. Per Sora ma soprattutto per il regista Antonio Mantova. Dopo una lunga attesa, è stato inaugurato, infatti, l’archivio Antonio Valente presso il museo civico della media valle del Liri in piazza Mayer Ross. La cerimonia, nell’anniversario della nascita della sua ideatrice, la signora Maddalena Del Favero Valente, non è stata nemmeno annunciata e si è appreso della nascita dell’archivio solamente dopo il taglio del nastro cui hanno partecipato il sindaco Roberto De Donatis, il presidente del Consiglio comunale Antonio Lecce e per l’appunto il suo promotore, il professor Antonio Mantova che ha illustrato alle autorità lo spirito e le finalità dell’archivio che è stato classificato, con decreto del 12-2-1999 “Archivio di notevole interesse culturale nazionale”.
Era il 2009 quando Antonio Mantova, cineamatore e studioso di Valente, girò un documentario sul personaggio e la vedova, Maddalena Del Favero Valente, lo vide e decise di affidargli (tramite l’Accademia del Leone, l’associazione che cura l’arte e la cultura, presieduta dal Mantova) l’archivio del marito, per la conservazione dell’opera dell’architetto e divulgarne la figura. La scelta di Sora, oltre perché città natale di Valente, fu fatta proprio per espresso desiderio del Maestro, esternato negli ultimi giorni di vita; la vedova Del Favero decise di rispettare tale volontà e alla sua morte i nipoti lo comunicarono e consegnarono parte del materiale all’Accademia del Leone di Sora.
Mantova trasferì subito a Sora l’archivio, composto dallo studio con i preziosi libri centenari, una piccola oggettistica e un discreto numero di opere e diverse casse di documenti, costituenti il nucleo primario dell’archivio. Ma il materiale è tanto altro ancora: una parte infatti è ancora a Roma presso l’Archivio Centrale dello stato, perché lo spazio concesso dal comune di Sora è limitato ed in attesa di ampliamento. Una volta acquisito l’archivio, bisognava trovare dove collocarlo, cominciando un lungo iter burocratico, che condusse all’ottenimento, da parte del comune, dei locali idonei e prestigiosi, siti nel Palazzo della Cultura, dove si è allestito l’archivio, sempre a cura dell’Accademia del Leone.
Antonio Valente, architetto e scenografo, nasce a Sora nel 1894 e muore a Roma nel 1975. Come architetto ha progettato 160 teatri in tutto il mondo; 150 ville; il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, dove ha anche insegnato per 32 anni; la Pisorno, la prima città del cinema a Pisa; gli stabilimenti cinematografici delle De Paolisso e della Nomentana a Roma. Come scenografo ha rivoluzionato tecnicamente il teatro, inventando la “luministica” (uso delle luci) e il “Palcoscenico ruotante”, oltre ad aver inventato il noto “Carro di Tespi”, il teatro viaggiante.
Roberta Pugliesi