Riceviamo e pubblichiamo:
15 Giugno 2017, ore 17 – Seguendo il fil rouge delle tradizionali vie religiose percorse nel nome di San Benedetto, di San Francesco e di San Paolo, l’edizione della mostra ideata per l’allestimento di Sora presenta una variante significativa: è dedicata soprattutto al culto della Madonna Addolorata, diffuso dalla Spagna in tutto il mondo cattolico e in Italia, in particolare nelle regioni centro-meridionali controllate dalla dinastia spagnola. In esposizione si potranno ammirare le Madonne Addolorate di Alvito, di Boville e di Falvaterra con i loro ricchi abiti, ricamati con filati preziosi, ma anche altri simulacri oggetto di particolare devozione territoriale, come la Madonna di Portosalvo (Chiesa “degli Scalzi”, Gaeta) e le Madonne “bianca” e “bruna” di Canneto (comune di Settefrati).
Quale importante riferimento per le Madonne Addolorate del Lazio, per la prima volta sarà esposto in Italia uno straordinario “oggetto di devozione” proveniente dalla Basilica di Santa Maria della Speranza di Siviglia, città spagnola da cui si diffonde il culto dell’Addolorata anche nell’Italia centro-meridionale: l’abito viola e il monumentale mantello verde, lungo tre metri e con ricami in oro, della Madonna de la Esperanza Macarena, particolarmente venerata in Spagna e protagonista dei riti della Settimana Santa.
Intervengono all’inaugurazione dell’atteso evento, nella Sala Consiliare del Comune di Sora, giovedì 15 giugno, alle ore 17: Roberto De Donatis: Sindaco Comune di Sora; Alfonsina Russo: Soprintendente Archeologia , Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale; Saverio Urciuoli: Soprintendente Archeologia , Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti; S.E. Mons. Gerardo Antonazzo: Vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino e Pontecorvo; Elisabetta Silvestrini, “Sapienza-Università di Roma” Roma e Fernando Marmolejo Hernandez: Hermandad de la Macarena (Siviglia).
Dopo gli interventi delle autorità ci si sposterà presso il Museo Archeologico per il taglio del nastro. A seguire, alle ore 19, nel Chiostro del Museo Civico, avrà luogo un concerto che avrà come protagonisti Sandro Gemmiti, pianista di fama internazionale, ed Orietta Manente, soprano del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. I brani in programma spazieranno da Puccini a De Curtis, da Cardillo a Di Capua. Gli eventi saranno presentati dalla giornalista Ilaria Paolisso.