Centinaia di persone sono scese in strada questa sera per la fiaccolata organizzata dall’Ado, guidata da Pietro Marcelli, per manifestare affinché si possa scongiurare la chiusura del convento dei Padri Passionisti ed il loro trasferimento in altri paesi. Una marcia “bianca” silenziosa che ha solcato le vie cittadine, a cui hanno partecipato anche i consiglieri Francesca Di Vito e Fausto Baratta e l’assessore Andrea Alviani.
Forte fin da subito la solidarietà ed il sostegno di tutta la città di Sora, con in testa il sindaco Luca Di Stefano, che si sono adoperati per chiedere un ripensamento su questa quasi certa decisione, dimostrando anche con la raccolta di migliaia di firme, quanto in questi secoli di permanenza la comunità passionista sia diventata parte fondante del tessuto cittadino, soprattutto in questi ultimi 27 anni, che hanno visto la presenza forte e disponibile di padre Salvatore, cappellano presso l’ospedale SS. Trinità, sempre pronto a donare un sorriso, un abbraccio, una parola di conforto nei momenti di sofferenza. Non solo: tutti i padri che negli anni per periodi più o meno lunghi hanno vissuto il convento, sono stati guida e faro per tanti fedeli, bambini, giovani, adulti, anziani, che ora sarebbero privati di un luogo di fede e di pace in cui ritemprare lo spirito.
Forte dunque la voce di Sora e di tanti paesi del territorio, che questa sera hanno marciato da Piazza Indipendenza fino al convento, dove ad attenderli c’erano padre Salvatore e padre Lino insieme a tante persone.
Padre Salvatore ha ringraziato tutti per la presenza numerosa e corale, rimarcando la presenza secolare della comunità nella città di Sora, di cui si sentono e sono parte integrante.