Il mese di maggio rappresenta per Sora un appuntamento tradizionalmente legato alla salita verso la chiesa della Madonna delle Grazie, raggiunta dalle prime luci dell’alba da tantissimi fedeli che vogliono iniziare la propria giornata innalzando la preghiera a Maria. Quest’anno, la statua della Madonna delle Grazie è stata portata nella grande e centrale chiesa di Santa Restituta, come avviene ogni cinque anni (lo scorso anno non fu possibile a causa del lock down), anche per permettere ad un buon numero di fedeli la possibilità di partecipare.
Questa mattina, già alle prime luci dell’alba la chiesa di Santa Restituta è andata via via riempendosi, e non è stata sufficiente a contenere il gran numero di fedeli che hanno iniziato il cammino del mese di maggio, tanto che alcuni hanno partecipato alla celebrazione restando all’esterno. Come tradizione, la messa è stata presieduta dal vescovo Gerardo Antonazzo e concelebrata dal parroco don Mario Santoro, da don Joel Tamiok e don Maurizio Marchione. Durante l’omelia, il Vescovo ha sottolineato l’importanza del pellegrinaggio, in cui il cammino rappresenti non semplicemente il “cambiare luogo”, quanto piuttosto il “cambiare vita”, ponendosi, con Maria, alla sequela di Cristo.
Uscendo sulla piazza, lo sguardo rivolto alla piccola chiesa cinquecentesca che dall’alto del suo colle protegge la città, con la speranza di poter tornare presto lassù, in quel silenzio, lasciandosi alle spalle la dolorosa esperienza della pandemia, tornando finalmente a respirare il profumo della libertà.
Carla Cristini