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SORA, ILLUMINAZIONE CONTESTATA – IL SINDACO REPLICA A DI STEFANO: “FARNETICA E VIVE DI RICORDI”.

Rispondo sempre volentieri alle farneticazioni dell’ex sindaco Di Stefano, specialmente quando si lascia andare ad astruse considerazioni su argomenti che dimostra di  conoscere superficialmente.

Infatti, non sedendo in consiglio comunale, si affida alle informazioni che gli vengono riferite in maniera frettolosa ed incompleta dai suoi accoliti. Ma perché Di Stefano non siede in consiglio comunale??

Perché come ricorderete si dimise per andare a ricoprire l’incarico di presidente di Ater che aveva il vantaggio di essere ampiamente retribuito. Del resto la politica per qualcUNO è sempre e solo legata ad interessi economici e una indennità fa sempre comodo. Aiuta!!! Quanto poi questo incarico abbia prodotto per Sora è ben noto a tutti. Promessa di un ponte in località Pontrinio, promessa di nuovi alloggi popolari in località San Giuliano, promessa della nuova sede della Guardia di Finanza nei pressi della stazione ferroviaria. Promesse mai concretizzate. Lui vive di ricordi, ed è vero che durante il suo periodo di Sindaco di Sora, in tutte le opere pubbliche ci guadagnava sempre e solo UNO, massimo DUE. Con questa Amministrazione, che lavora con grande senso di responsabilità, ci guadagna sempre e solo la CITTA’ e di conseguenza i cittadini.

In merito alla pubblica illuminazione, l’amministrazione comunale ha fatto una scelta coraggiosa che avrà  notevoli effetti positivi sul bilancio comunale nei prossimi anni. Noi abbiamo il dovere di affrontare i problemi e dare risposte concrete ai cittadini. Altri passano il tempo a parlare di chissà quali strani interessi e ad inventare complotti. Non possiamo lasciare Sora in ostaggio a chi, per scopi puramente elettorali, cerca di bloccare la città. Sora merita di meglio.

Detto ciò, partendo dal presupposto che il sistema di illuminazione, allo stato attuale, necessita di sostanziali adeguamenti che richiedono ingenti interventi di manutenzione straordinaria, si precisa che il canone annuale del progetto sulla pubblica illuminazione ammonta a circa 650.000 e non a 800.000,00 come pubblicato su alcuni articoli di stampa. (Al momento si spendono circa 766.000 euro).

La decisione di optare per una concessione a ditta privata è scaturita dal fatto che tale soggetto, gestendo il servizio in maniera efficiente ed efficace, si avvarrà delle  tecnologie più avanzate, aumentando il valore dell’impianto illuminotecnico dell’ente.

Al contrario un investimento effettuato dal Comune oggi dovrebbe essere ammortizzato nel corso del ventennio. In tal caso, l’impianto, con poca probabilità, potrà essere oggetto di ulteriore  ammodernamento in tale periodo.

In conclusione, la gestione privata assicurerà un impianto sempre al passo con i tempi attraverso l’uso delle tecnologie più avanzate e rispondenti alle disposizioni normative.

L’iter attivato dall’amministrazione e gli atti di gara sono il frutto di ben due indagini approfondite sugli impianti di pubblica illuminazione. Per ben due volte, due gruppi di professionisti si sono interessati alla problematica. Il lavoro di uno dei due ha avuto anche l’approvazione della Regione Lazio ed è stato finanziato per un importo di circa 100.000 €.

L’immobilismo è la morte della città. Mi auguro che i cittadini di Sora non si lascino annebbiare delle velleità elettorali di improvvisati o “vecchie volpi” della politica il cui unico scopo è criticare non avendo argomentazioni valide da contrapporre all’attività dell’amministrazione che, nonostante le difficoltà economiche, lavora a garanzia della popolazione.