Riceviamo e pubblichiamo:
Nel pomeriggio di Domenica 7 febbraio 2016 si è svolta alla presenza del vescovo di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo, la celebrazione della Santa Messa presso la Cappella dell’Ospedale S.S.Trinità di Sora. Un giorno di festa per celebrare la 38° Giornata nazionale per la vita scandito da momenti di pura emozione al quale hanno preso parte sia Padre Salvatore che Don Erik per la funzione eucaristica e tre testimonianze di donne del territorio che con il loro vissuto hanno offerto a quanti intervenuti spunti di riflessione sul vero significato del senso della vita.
Prima della Santa Messa il Vescovo ha benedetto il quadro raffigurante la S. S. Trinità donato da Gabriele Farina ’56 e famiglia che resterà all’interno del Nosocomio sorano. Elena Baldassarra, socia dell’Associazione Culturale no profit Iniziativa Donne di Sora, ha letto dinnanzi all’effige la Preghiera alla SS.ma Trinità; l’Associazione, tutta presente all’emozionante pomeriggio, si è ritenuta entusiasta nel seguire le varie fasi di realizzazione dell’incontro.
Durante la sua omelia il Vescovo Antonazzo ha ricordato che la Misericordia fa fiorire la vita, che la fratellanza tra i malati e la condivisione del dolore aiuta a familiarizzare con le fragilità e per tale motivo si è scelto l’Ospedale per celebrale la festa della vita sottolineando che la bellezza di quest’ultima è in tutte le sue stagioni e che solo quando estirperemo la radice velenosa dell’egoismo ameremo di più.
La memoria fotografica della celebrazione è a cura del volontario Massimo Di Ruscio che ha inoltre sostenuto l’intera buona riuscita della giornata in collaborazione con Gabriele Farina.
Presenti nella Cappella oltre ai fedeli anche esponenti del Movimento per la Vita e del Centro della Vita, il Consigliere Costantini per il Comune di Sora e personale dell’Ospedale S.S. Trinità di Sora.
Dopo aver letto la “ Grande Preghiera per la Vita” , al termine della celebrazione il Vescovo si è trattenuto con i più piccoli per alcuni scatti che hanno suggellato il termine della Giornata che vedeva al fulcro il profondo significato della vita che si rigenera ogni volta si tiene tra le braccia un neonato.