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SORA – IL SINDACO SULLA QUESTIONE MIGRANTI: “A BREVE L’ISTITUZIONE DI UNA CONSULTA SOCIALE”

Dal Sindaco Roberto De Donatis riceviamo e pubblichiamo:

Ringrazio la portavoce di Sinistra Unita per avere sollecitato la massima attenzione su un tema sensibile, quale quello sul flusso di migranti che interessa l’intero paese e negli ultimi anni anche la nostra città.
Abbiamo il dovere di evitare che questa accoglienza possa essere gestita con finalità di speculazione come la storia recente dimostra sia accaduto soprattutto a Roma.
Il primo controllo è sui numeri e sulla qualità dell’accoglienza, ne vogliamo essere consapevoli e partecipi, anche perché pur non essendo soldi del comune, abbiamo l’interesse e il dovere di capire che il rispetto dei diritti e della dignità umani, oltre ad essere un caposaldo della Carta Costituzionale sono il modo migliore per non generare pericolose tensioni sociali con possibili riverberi negativi sulla collettività. A tal fine preciso che con la Prefettura, organo preposto a tale controllo, abbiamo continui contatti finalizzati al monitoraggio di un fenomeno che diventa progressivamente sempre più intenso.
Fatta questa premessa ritengo assolutamente necessario aprire un confronto con tutte le componenti istituzionali, civiche  e religiose per elaborare le soluzioni possibili in un contesto nel quale troppo spesso si parla senza la necessaria condivisione delle informazioni corrette. In primis bisogna considerare che il problema è molto più ampio e non circoscrivibile esclusivamente all’arrivo dei migranti nei nostri territori. Il declino sociale, economico e soprattutto culturale della nostra città e più in generale del territorio è per noi la priorità da cui ripartire, producendo il massimo sforzo per invertire la tendenza in atto. La nostra identità, il senso di appartenenza e tutto ciò che rappresenta il nostro patrimonio culturale di storia e tradizioni sono il fondamento su cui costruire la possibilità di essere comunità che accoglie e non respinge. Questo ritengo sia la sfida da affrontare come amministrazione e come comunità: rafforzare le fondamenta della nostra casa per evitare da qui a qualche anno di essere colonizzati.
Se saremo capaci di essere ospitali avendo la consapevolezza e la forza della nostra identità potremo trasformare l’incontro con l’altro in un arricchimento collettivo. Ma questo processo richiede tempo e pertanto riteniamo necessario partire dalla creazione di una consulta sociale, che tra le altre cose, si occuperà di creare le condizioni di conoscenza e di sostenibilità del fenomeno. Con questo fine nei prossimi giorni pubblicheremo un avviso pubblico per formare questo organismo partecipativo che sono certo vedrà le migliori risorse professionali della città a lavoro per contribuire a trovare le migliori soluzioni possibili.