Dopo anni di totale abbandono, salvo iniziative di volontariato, finalmente il Parco Valente avrà un nuovo aspetto in quanto stanno per terminare i lavori di riqualificazione resi possibili grazie alla donazione di centomila euro da parte della sig.ra Ines Collina, vedova del senatore Senese. Ma poi cosa accadrà?
Secondo quanto dichiarato in più occasioni dal sindaco Ernesto Tersigni, tale parco verrà co-gestito insieme al Comune da associazioni di volontariato che potranno avere la possibilità di poter svolgere delle attività a scopo socio-culturale all’interno del parco, al fine creare una sorta di laboratorio sociale che sia in grado di offrire nel tempo opportunità lavorative per giovani disoccupati.
Il problema è che, fino ad oggi, si è considerato il parco Valente un luogo dal quale si potesse ricavare profitto… e questa è una concezione errata ed obsoleta: il parco Valente, più in generale i parchi pubblici, dovrebbero essere considerati fuori dalle logiche del mercato. Da essi, l’unico profitto che si può trarre è il bene collettivo, ma soprattutto la possibilità di offrire alla gente l’opportunità di poter essere partecipi ai processi socio-culturali della città; altrimenti, poi, non lamentiamoci che gli stessi cittadini non sono mai partecipi alla vita pubblica.
Ad oggi, quindi, le associazioni che si accingeranno a voler prendere in custodia il Parco Valente dovranno fare i conti con una situazione già di per sé critica e difficile a causa dei due contenziosi ancora in corso con i precedenti affidatari. Una situazione resa migliore, per fortuna, grazie ai lavori di riqualificazione offerti dalla signora Collina che, di fatto, hanno completamente stravolto l’aspetto del Parco Valente facendolo tornare ad essere un bellissimo spazio verde al centro della città di Sora.
L’auspicio è che al termine del restyling, chiunque sia chiamato a rivestire il ruolo di rappresentante delle istituzioni della città di Sora abbia come priorità la questione del reinserimento lavorativo dei giovani all’interno del Parco Valente: fino ad oggi si è perso molto tempo prezioso.
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