E’ scritto sul marciapiede e su uno striscione, nel punto esatto di Via Romana Selva in cui Franco Gemmiti, 65enne, ad agosto, ha perso la vita, dopo essere stato investito da un’auto, mentre era in sella alla sua bicicletta con il nipotino. “Giustizia per nonno Franco”: è forte la sete di giustizia di quanti hanno conosciuto e voluto bene a Franco. Tutti attendono che la giustizia faccia il suo corso, senza sconti. C’è un uomo che, per quella morte assurda, deve rispondere di omicidio colposo, fuga in caso di incidente con danno alle persone, omissione di soccorso alle persone ferite e guida in stato di ebrezza.
I Carabinieri, infatti, hanno appurato che il 44enne ritenuto responsabile, la sera del 18 Agosto scorso, dopo aver causato l’incidente stradale mortale, si allontanò dal luogo del sinistro per recarsi presso la propria abitazione ove prelevava la convivente 47enne, convincendola a mettersi alla guida dell’autovettura ed a tornare sulla scena dell’evento per sostenere innanzi ai militari di essere stata lei, alla guida del mezzo, a causare il sinistro mortale.
Dagli accertamenti è poi emerso che il 44enne presentava un tasso alcolemico superiore al limite consentito dalla normativa vigente e con la patente di guida scaduta e mai rinnovata.
La donna è stata denunciata per autocalunnia e favoreggiamento personale.