L’aria pungente di un aprile dal sapore invernale non ha scoraggiato le migliaia di persone che nella serata di ieri hanno percorso le strade di Sora per visitare gli Altari della Reposizione – impropriamente definiti “Sepolcri” nella cultura popolare – nelle chiese cittadine. Una tradizione, interrotta solo dai divieti imposti dalla pandemia, che è tornata a vivere richiamando persone di ogni età anche dal comprensorio.
(foto Enrico Mancini)
Nella penombra, nel silenzio e nei canti dei vari gruppi che animavano la preghiera, una breve visita, o una sosta un po’ più lunga, per un momento di pace e ristoro per lo spirito. Ed ecco che alle 3 di questa notte, puntuale, è risuonato cupo nelle vie il suono della Processione del Tamburo, che come sempre prende l’avvio dalla chiesa di Santa Restituta, guidata dal parroco don Mario Santoro e dalla Confraternita dell’Immacolata.
(foto Federico Guglietti)
E questa sera, dopo la celebrazione dell’Azione liturgica della Passione presieduta dal vescovo Antonazzo, alle 18.30 nella chiesa di Santa Restituta, la commovente processione del Cristo Morto e dell’Addolorata, che dalla chiesa di Santo Spirito alle ore 20 sfilerà nelle strade del centro e si concluderà nel suggestivo scenario di Piazza Mayer Ross.