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Sora – Festeggia 50 anni offrendo il concerto per Santa Restituta

Il concerto jazz che ha chiuso i festeggiamenti religiosi nella chiesa di Santa Restituta (ricordiamo che quelli civili sono stati rinviati al 14 e 15 giugno), è stato offerto da un anonimo benefattore di Sora che, non potendo festeggiare il suo 50° compleanno, ha voluto offrire alla città una serata con la musica di autore, presentata dalla giornalista Ilaria Paolisso (nella foto, con il parroco don Mario Santoro).

Ad esibirsi, ieri sera alle 21, il Francesco Curcio Quartet. Il sodalizio musicale nasce nel 2022 tra le mura del conservatorio Licinio Refice di Frosinone, con l’intento di reinterpretare il repertorio della tradizione jazzistica vocale degli standard in una chiava più fresca e moderna, esplorando anche le varie reiterazioni del genere all’interno della musica italiana. L’obiettivo del progetto è anche quello di riunire sotto un’unica formazione le esperienze e le formazioni variegate dei singoli componenti dello stesso, con una modalità che possa risultare in un unicum complementare e sinergico che comprenda e soprattutto esalti le varie sfaccettature ed influenze delle personalità artistiche di ognuno.

Francesco Curcio è un cantante jazz e cantautore napoletano. Classe 2000, sin da giovanissimo intraprende una formazione artistica ampia e variegata, dal teatro al clarinetto, dal musical al canto pop, dal canto lirico al jazz. Calca palchi importanti quali il Teatro Augusteo di Napoli, il Teatro Duse di Bologna, Teatro Ghione di
Roma, affiancandosi a jazzisti già affermatissimi quali tra gli altri Sandro Deidda, Aldo Vigorito, Emilia Zamuner. Dopo la laurea con lode e menzione accademica in Canto Jazz, procede gli studi presso il Conservatorio di Frosinone Licinio Refice, mentre continua ad esibirsi nei teatri con lo spettacolo musicale Lucio Incontra Lucio come voce solista e coro, sotto la regia e l’interpretazione di Sebastiano Somma.

Lorenzo Cellupica è un pianista, tastierista, compositore ed insegnante di musica di Isola del Liri (FR). La sua formazione poliedrica che spazia tra diversi generi quali jazz, classica, rock, blues e prog, gli consente di costruire negli anni diverse formazioni di successo. Nel corso della carriera colleziona numerosi riconoscimenti sia come solista sia all’interno di formazioni da lui fondate, come il primo premio al festival Non solo jazz tenutosi ad Alvito, il Premio della critica TG24 come miglior musicista, il premio Rotary Club Frosinone L’eccellenza della musica italiana, A.A. XXI Edizione per l’area Jazz. Ha all’attivo diverse pubblicazioni sia come gruppo (Möbius Strip e Time Lag del gruppo Möbius Strip) sia come solista (In A Haunted House). Per i suoi progetti riceve recensioni e apprezzamenti da varie riviste italiane ed estere come Prog Italia, Classic Rock Italia, Rockerilla, Raropiù, Hamelin Prog, Arlequins All About Jazz, Progression Magazine, ProGGnosis, Jazz in Europe, DPRP. Si esibisce inoltre in numerosi festival come Pozzuoli Jazz Festival, Jazzit Festival (Pompei), Stazione Birra (Roma), Defrag (Roma), Lo Sciamano (Roma), La Casa di Alex (Milano) e altri. Inoltre si esibisce anche negli Stati Uniti, prima al Reggies di Chicago per il
Progtoberfest Festival come gruppo di apertura dei Soft Machine e, successivamente, in altri club nell’Illinois e nel Wisconsin.

Raffaele Bove è un bassista di Cassino. Inizia a studiare il basso da autodidatta all’età di 11 anni per poi proseguire gli studi con il maestro Diego Micheli e successivamente con il maestro Angelo Mirante. Nel 2019 comincia gli studi di composizione jazz presso il conservatorio Licinio Refice di Frosinone. La sua naturale inclinazione verso il funk lo porta ad avere numerosi successi all’interno del gruppo Pippo Baudo Lost In Time con cui vince la categoria Borderless del concorso Laziosound 2022 e il concorso Murata Sound, con cui pubblica l’album Funkydicious Superstitious e con apre a concerti di artisti di grande fama come i 99posse e Max Gazzè. Si esibisce inoltre al fianco di Daniele Fiaschi, noto chitarrista italiano, presso la rinomata Accademia “Officina Pasolini” in occasione del live della Eko Orchestra di cui è elemento fisso e al festival “Sponz” organizzato e diretto dal cantautore Vinicio Capossela.

Massimo Ceci è un batterista e percussionista di Frosinone. Inizia lo studio della batteria all’età di 13 anni con diversi maestri della zona fra cui il M° Azeglio Izzizzari, con il quale tuttora approfondisce gli studi. Collabora in svariati progetti musicali fra cui lo storico gruppo Post-punk “The Spiritul Bat”, con i quali si esibisce anche in Germania, Repubblica Ceca, Regno Unito e Polonia (“Castle Party” nel 2016, uno dei più
importanti festiva di musica Goth d’Europa). Parallelamente a ciò si iscrive al corso di “Batteria e Percussioni Jazz” del Conservatorio “L. Refice” di Frosinone dal quale consegue la laurea triennale con votazione di 110/110 studiando con il M° Giampaolo Ascolese. Tramite il conservatorio ha avuto modo di esibirsi in svariate manifestazioni fra le quali “Liri Blues” ed “Anagni Jazz Fest”. Attualmente frequenta il corso di II Livello in “Batteria e Percussioni Jazz” sempre presso il medesimo conservatorio.